Climate Change as a Driver of Translocality: a Case Study on Ghana

Climate change has been singled out by high-profile publications and media as the sole factor responsible for future mass migrations from Africa to European borders. In response to the deterministic and generalizing nature of these estimates and predictions, this research studies the link that migrants establish between the environmental changes they experience and migration as a climate adaptation strategy. Furthermore, the overlaps between the profile and migratory behavior of those who manifest a greater presence of climate change in their migratory processes and their counterparts are analyzed. The quantitative analysis of the data collected by the Mitra|WA project in the Eastern Region and Northern Region of Ghana in 2022 demonstrates that climate change does not unilaterally drive migration; rather itemerges as a novel reality in which households continue to organize themselves translocally.This research provides an opportunity to redirect future research towards the factors that determine the agency of individuals in response to climate hazards and invites us to abandonthe sedentism bias that considers migration in West Africa as an exceptional behavior.

Il cambiamento climatico è stato indicato da pubblicazioni e media di alto profilo come l'unico fattore responsabile delle future migrazioni di massa dall'Africa ai confini europei. In risposta alla natura deterministica e generalizzante di queste stime e previsioni, questa ricerca studia il legame che i migranti stabiliscono tra i cambiamenti ambientali che sperimentano e la migrazione come strategia di adattamento al clima. Inoltre, vengono analizzate le sovrapposizioni tra il profilo e il comportamento migratorio di coloro che manifestano una maggiore presenza di cambiamenti climatici nei loro processi migratori e le loro controparti. L'analisi quantitativa dei dati raccolti dal progetto Mitra|WA nella Regione Orientale e nella Regione Settentrionale del Ghana nel 2022 dimostra che il cambiamento climatico non guida unilateralmente la migrazione; piuttosto si presenta come una nuova realtà in cui le famiglie continuano a organizzarsi in modo traslocale. Questa ricerca offre l'opportunità di riorientare la ricerca futura verso i fattori che determinano l'agency degli individui in risposta ai rischi climatici e ci invita ad abbandonare il pregiudizio del sedentismo che considera la migrazione in Africa Occidentale come un comportamento eccezionale.