Il presente lavoro esamina il fenomeno della circolazione internazionale, nella sua accezione materiale e giuridica. È necessario distinguere le due forme di circolazione, in quanto non sempre il trasferimento della titolarità del bene segue il trasferimento materiale dell’opera d’arte e viceversa. Nell’affrontare le due specifiche ipotesi di circolazione è stato effettuato un espresso rinvio alla normativa italiana, al fine di verificare e valutare come il legislatore in materia di circolazione, abbia contemperato i vari interessi di cui il bene culturale è portatore. La prima parte si occupa dell’analisi della circolazione giuridica analizzando i diversi istituiti delineati dalla legislazione settoriale, tra questi ritroviamo la denuncia e la prelazione artistica. La seconda parte invece si occupa della circolazione materiale. L’emersione del mercato globale ha determinato l’incremento degli scambi aventi ad oggetto le opere d’arte, configurando diverse forme di circolazione materiale, si pensi all’uscita definitiva o temporanea nel territorio Ue o fuori da questo, comportando la creazione di una disciplina ultra-statale, (si tenga conto della normativa comunitaria e internazionale). Per tale ragione si parla in maniera più appropriata di normativa multilivello. E’ su quest’ultimo aspetto che il secondo capitolo affronta la questione riconducibile alla compatibilità tra regime comunitario e nazionale, con particolare attenzione alle forme di circolazione materiale stabilite dal Codice dei Beni Culturali del Paesaggio. La terza e ultima parte del presente lavoro si occupa delle patologie che derivano dalla Circolazione internazionale. Lo studio si concentra sulle misure internazionali e comunitarie volte a contrastare il traffico non regolato tramite l’introduzione di strumenti che possano offrire rimendi efficaci in caso di furto o di esportazione illecita delle opere d’arte, configurando una tutela specifica al proprietario spossessato e allo Stato che lamenti l’uscita illecita dell’opera dal proprio territorio.

La Circolazione Internazionale dei Beni Culturali tra Mercato e Tutela del Patrimonio Artistico

TRIFILIO, MARIA
2018/2019

Abstract

Il presente lavoro esamina il fenomeno della circolazione internazionale, nella sua accezione materiale e giuridica. È necessario distinguere le due forme di circolazione, in quanto non sempre il trasferimento della titolarità del bene segue il trasferimento materiale dell’opera d’arte e viceversa. Nell’affrontare le due specifiche ipotesi di circolazione è stato effettuato un espresso rinvio alla normativa italiana, al fine di verificare e valutare come il legislatore in materia di circolazione, abbia contemperato i vari interessi di cui il bene culturale è portatore. La prima parte si occupa dell’analisi della circolazione giuridica analizzando i diversi istituiti delineati dalla legislazione settoriale, tra questi ritroviamo la denuncia e la prelazione artistica. La seconda parte invece si occupa della circolazione materiale. L’emersione del mercato globale ha determinato l’incremento degli scambi aventi ad oggetto le opere d’arte, configurando diverse forme di circolazione materiale, si pensi all’uscita definitiva o temporanea nel territorio Ue o fuori da questo, comportando la creazione di una disciplina ultra-statale, (si tenga conto della normativa comunitaria e internazionale). Per tale ragione si parla in maniera più appropriata di normativa multilivello. E’ su quest’ultimo aspetto che il secondo capitolo affronta la questione riconducibile alla compatibilità tra regime comunitario e nazionale, con particolare attenzione alle forme di circolazione materiale stabilite dal Codice dei Beni Culturali del Paesaggio. La terza e ultima parte del presente lavoro si occupa delle patologie che derivano dalla Circolazione internazionale. Lo studio si concentra sulle misure internazionali e comunitarie volte a contrastare il traffico non regolato tramite l’introduzione di strumenti che possano offrire rimendi efficaci in caso di furto o di esportazione illecita delle opere d’arte, configurando una tutela specifica al proprietario spossessato e allo Stato che lamenti l’uscita illecita dell’opera dal proprio territorio.
2018
NA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/6877