Questa tesi ha l’obiettivo di analizzare la ricezione della cultura italiana in Inghilterra nel corso del Settecento, attraverso lo studio della letteratura di viaggio prodotta dai viaggiatori inglesi e successivamente trasmessa ai loro connazionali una volta tornati dal Grand Tour. La persistente immagine stereotipata di un’Italia superstiziosa, tiranneggiata e oziosa, emerge in importanti libri di viaggio britannici fino al 1760. Tra questi, il caso più emblematico è rappresentato dall’opera di Samuel Sharp dal titolo Letters from Italy, describing the Customs and Manners of the Country, In the Years 1765, and 1766. To which is Annexed, An Admonition to Gentlemen who pass the Alps, in their Tour through Italy (1766). Le lettere scritte da Sharp riproducono un quadro della società settecentesca nella penisola italiana e degli abitanti che la popolano, i quali vengono descritti attraverso lo sguardo critico del medico inglese. Quest’ultimo peraltro si recò in Italia per curare un’asma persistente che lo affliggeva. Il suo stato di salute sembra offuscare la percezione dei luoghi da lui visitati. Di conseguenza ne deriverà una riflessione superficiale e una scarsa comprensione della realtà alla quale attinge. Alcuni aspetti della realtà socio-culturale e artistica italiana generarono stupore nel medico, ma le sue descrizioni accentuano il generale stato di degrado e abbandono. Il quadro della società italiana dipinto da Sharp verrà totalmente messo in discussione da Giuseppe Baretti in un’opera di risposta alle lettere del medico inglese, il cui titolo è An Account of the Manners and Custums of Italy, with Observations on the Mistakes of some Travellers with regards to the Country (1768). L’Account si presenta come lo studio della storia dei rapporti tra la cultura italiana e la cultura inglese nel XVIII secolo. Il fine di Baretti non è semplicemente smentire le considerazioni inglesi in relazione alla Penisola, bensì offrire al lettore inglese una chiara visione della realtà italiana, correggendo le inesattezze presenti nei diari di viaggio stranieri. L’autore italiano utilizzerà la lingua inglese per la sua opera in modo tale da arrivare al punto di condizionare la ricezione dello stesso pubblico che aveva letto e apprezzato il libro di Sharp. Il testo di Baretti è più di un semplice account: esso si è difatti rivelato uno strumento efficace sia nel rivitalizzare un’immagine positiva dell’Italia sia nel far emergere il suo prestigio culturale e civile in Europa. Circa cinquant’anni dopo la pubblicazione, quando fu tradotta in italiano, l’opera di Baretti si rivelerà anche una bandiera del liberalismo per i suoi connazionali.

Rapporti italo-britannici nel Settecento: il caso Sharp-Baretti

PESSINO, MARTINA
2019/2020

Abstract

Questa tesi ha l’obiettivo di analizzare la ricezione della cultura italiana in Inghilterra nel corso del Settecento, attraverso lo studio della letteratura di viaggio prodotta dai viaggiatori inglesi e successivamente trasmessa ai loro connazionali una volta tornati dal Grand Tour. La persistente immagine stereotipata di un’Italia superstiziosa, tiranneggiata e oziosa, emerge in importanti libri di viaggio britannici fino al 1760. Tra questi, il caso più emblematico è rappresentato dall’opera di Samuel Sharp dal titolo Letters from Italy, describing the Customs and Manners of the Country, In the Years 1765, and 1766. To which is Annexed, An Admonition to Gentlemen who pass the Alps, in their Tour through Italy (1766). Le lettere scritte da Sharp riproducono un quadro della società settecentesca nella penisola italiana e degli abitanti che la popolano, i quali vengono descritti attraverso lo sguardo critico del medico inglese. Quest’ultimo peraltro si recò in Italia per curare un’asma persistente che lo affliggeva. Il suo stato di salute sembra offuscare la percezione dei luoghi da lui visitati. Di conseguenza ne deriverà una riflessione superficiale e una scarsa comprensione della realtà alla quale attinge. Alcuni aspetti della realtà socio-culturale e artistica italiana generarono stupore nel medico, ma le sue descrizioni accentuano il generale stato di degrado e abbandono. Il quadro della società italiana dipinto da Sharp verrà totalmente messo in discussione da Giuseppe Baretti in un’opera di risposta alle lettere del medico inglese, il cui titolo è An Account of the Manners and Custums of Italy, with Observations on the Mistakes of some Travellers with regards to the Country (1768). L’Account si presenta come lo studio della storia dei rapporti tra la cultura italiana e la cultura inglese nel XVIII secolo. Il fine di Baretti non è semplicemente smentire le considerazioni inglesi in relazione alla Penisola, bensì offrire al lettore inglese una chiara visione della realtà italiana, correggendo le inesattezze presenti nei diari di viaggio stranieri. L’autore italiano utilizzerà la lingua inglese per la sua opera in modo tale da arrivare al punto di condizionare la ricezione dello stesso pubblico che aveva letto e apprezzato il libro di Sharp. Il testo di Baretti è più di un semplice account: esso si è difatti rivelato uno strumento efficace sia nel rivitalizzare un’immagine positiva dell’Italia sia nel far emergere il suo prestigio culturale e civile in Europa. Circa cinquant’anni dopo la pubblicazione, quando fu tradotta in italiano, l’opera di Baretti si rivelerà anche una bandiera del liberalismo per i suoi connazionali.
2019
Italian-British relationships in the 18th century: Sharp-Baretti, a case study
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