During the period of his teaching Jacques Lacan does not devote a systematic study to the subject of anorexia, nevertheless it is possible to find some notes, mostly consisting of transcriptions of his oral comments, in which the subject is treated. In one of these notes Lacan highlights "fixation to the mother" as a characteristic trait of anorexia. The clinic of anorexia actually shows how the relationship between the anorexic subject and his mother is frequently characterised by a bond; this sort of sticking takes on different meanings on the basis of the structure (neurotic or psychotic) that the subject assumes. If the mother of the anorexic girl is characterised by an excess (excess of presence, excess of food, excess of enjoyment, ...) typically, it is a weak father to make them counterbalance; by "father" we do not mean here necessarily the real father, but a function: the interdictory function that allows a successful outcome of the oedipal triangulation. Being able to detect characteristics more or less typical of the mother in cases of anorexia, should not however make think of the mother as the cause of the anorexic symptom, of which, in the end, the subject is always responsible and which, in different ways, she uses in the relationship with the maternal "other".

Nell’arco del suo insegnamento Jacques Lacan non dedica uno studio sistematico al tema dell’anoressia, tuttavia è possibile reperire alcune note, perlopiù costituite da trascrizioni di suoi commenti orali, in cui l’argomento viene trattato. In una di queste note Lacan rileva la “fissazione alla madre” come un tratto caratteristico dell’anoressia. La clinica dell’anoressia mostra in effetti come la relazione tra il soggetto anoressico e la propria madre sia frequentemente denotata da un incollamento; tale incollamento assume significati differenti sulla base della struttura (nevrotica o psicotica) che il soggetto assume. Se la madre dell’anoressica appare denotata da un eccesso (eccesso di presenza, eccesso di cibo, eccesso di godimento, …) a farle da contraltare è tipicamente un padre debole; non si intende qui per “padre” necessariamente il padre reale, quanto una funzione: la funzione interdittoria che consente un buon esito della triangolazione edipica. Il fatto di poter rilevare delle caratteristiche più o meno tipiche della madre nei casi di anoressia, non deve tuttavia far pensare alla madre come la causa del sintomo anoressico, di cui, al fondo, il soggetto è sempre responsabile e di cui si serve, in diversi modi, nella relazione con l’altro materno.

Fissazione materna e anoressia

DORNETTI, FEDERICA
2017/2018

Abstract

During the period of his teaching Jacques Lacan does not devote a systematic study to the subject of anorexia, nevertheless it is possible to find some notes, mostly consisting of transcriptions of his oral comments, in which the subject is treated. In one of these notes Lacan highlights "fixation to the mother" as a characteristic trait of anorexia. The clinic of anorexia actually shows how the relationship between the anorexic subject and his mother is frequently characterised by a bond; this sort of sticking takes on different meanings on the basis of the structure (neurotic or psychotic) that the subject assumes. If the mother of the anorexic girl is characterised by an excess (excess of presence, excess of food, excess of enjoyment, ...) typically, it is a weak father to make them counterbalance; by "father" we do not mean here necessarily the real father, but a function: the interdictory function that allows a successful outcome of the oedipal triangulation. Being able to detect characteristics more or less typical of the mother in cases of anorexia, should not however make think of the mother as the cause of the anorexic symptom, of which, in the end, the subject is always responsible and which, in different ways, she uses in the relationship with the maternal "other".
2017
Mother fixation and anorexia
Nell’arco del suo insegnamento Jacques Lacan non dedica uno studio sistematico al tema dell’anoressia, tuttavia è possibile reperire alcune note, perlopiù costituite da trascrizioni di suoi commenti orali, in cui l’argomento viene trattato. In una di queste note Lacan rileva la “fissazione alla madre” come un tratto caratteristico dell’anoressia. La clinica dell’anoressia mostra in effetti come la relazione tra il soggetto anoressico e la propria madre sia frequentemente denotata da un incollamento; tale incollamento assume significati differenti sulla base della struttura (nevrotica o psicotica) che il soggetto assume. Se la madre dell’anoressica appare denotata da un eccesso (eccesso di presenza, eccesso di cibo, eccesso di godimento, …) a farle da contraltare è tipicamente un padre debole; non si intende qui per “padre” necessariamente il padre reale, quanto una funzione: la funzione interdittoria che consente un buon esito della triangolazione edipica. Il fatto di poter rilevare delle caratteristiche più o meno tipiche della madre nei casi di anoressia, non deve tuttavia far pensare alla madre come la causa del sintomo anoressico, di cui, al fondo, il soggetto è sempre responsabile e di cui si serve, in diversi modi, nella relazione con l’altro materno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/7675