In this thesis we tried to retrace the long journey that women have had to face to be recognized as full rights holders. This thesis work is focused on the examination of various international documents and instruments aimed at protecting women. First of all, in the first chapter, we analyzed the historical-normative evolution of women's rights. The investigation starts from the analysis of the Declaration of the Rights of Man and of the Citizen of 1789. The Declaration is therefore considered as the first Charter of universal rights. In the international field, the interest in the issues considered purely "feminine" comes before the birth of the United Nations. In particular, the League of Nations, established by the Treaty of Versailles of 1919, begins to highlight some issues concerning women through the adoption of various conventions aimed at mitigating and in some way suppressing abbering phenomena that saw the woman disparities. Therefore, in the first chapter, the object of study are the international conventions and pacts set up to protection women before and after the establishment of the United Nations. Particular attention is also given to the Conventions on the status of women and to the Convention for the elimination of discrimination against women (CEDAW) which establishes the internationalization of female rights. The text of the CEDAW, structured in six parts, regulates not only the rights and measures that each State party undertakes to take to remove discriminatory situations against women, but also the procedures for monitoring the human rights of women. Therefore, in the second chapter of the thesis, we focus particularly on the control body of respect for CEDAW. Finally, for completeness of investigation, in the third chapter, we analyze the most recent developments regarding international protection against women. In particular, the four World Conferences on Women and the Declaration on the Elimination of Violence against Women are the object of study. The Declaration of the General Assembly is undoubtedly the first international instrument that specifically deals with the issue of gender-based violence. The work concludes with the study of regional instruments such as the Maputo Protocol and the Istanbul Convention.

In questa tesi si è cercato di ripercorrere il lungo cammino che le donne hanno dovuto affrontare per essere riconosciute come piene titolari di diritti. Questo lavoro di tesi è incentrato sulla disamina dei vari documenti e strumenti internazionali diretti alla tutela della donna. Innanzittutto, nel primo capitolo, si è analizzata l’evoluzione storica-normativa dei diritti delle donne. L’indagine parte dall’analisi della Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, la quale segna una svolta nella storia: «essa significava che d’allora in poi l’uomo, e non il precetto divino o gli usi consacrati dalla tradizione, sarebbe stato la fonte del diritto» . La Dichiarazione viene dunque considerata come la prima Carta dei diritti universali. In campo internazionale, l’interesse alle questioni ritenute prettamente “femminili” si ha prima della nascita delle Nazioni Unite. In particolare, la Società delle Nazioni, istituita con il Trattato di Versailles del 1919, incomincia a dare rilievo ad alcune problematiche riguardanti le donne mediante l’adozione di diverse convenzioni dirette ad attenuare e in qualche modo sopprimere fenomeni abberranti che vedevano la donna oggetto di disparità. Dunque, nel primo capitolo, oggetto di studio sono le convenzioni e i patti internazionali posti a tutela della donna prima e dopo l’istituzione delle Nazioni Unite. Particolare attenzione viene, inoltre, data alle Convenzioni sullo status della donna nonché alla Convenzione per l’eliminazione di discriminazione contro la donna (CEDAW) che sancisce l’internazionalizzazione dei diritti muliebri. Il testo della CEDAW, strutturandosi in sei parti, disciplina non solo i diritti e le misure che ciascuno Stato parte si obbliga a prendere per rimuovere situazioni discriminatorie nei confronti della donna, ma anche le procedure poste a monitoraggio dei diritti umani delle donne. Pertanto, nel secondo capitolo di tesi, ci si sofferma particolarmentesull’organismo di controllo del rispetto della CEDAW. Infine, per completezza di indagine, nel terzo capitolo, si analizzano gli sviluppi più recenti in materia di tutela internazionale nei confronti della donna. In particolare, oggetto di studio sono le quattro Conferenze mondiali sulle donne nonché la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro la donna. La Dichiarazione dell’Assemblea Generale è indubbiamente il primo strumento internazionale che tratta in maniera specifica il tema della violenza di genere. L’indagine si conclude con lo studio degli strumenti regionali quali il Protocollo sui diritti delle donne della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (Protocollo di Maputo) e la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). Quest’ultimo strumento rappresenta il documento internazionale più avanzato di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza di genere.

La tutela della donna nel diritto internazionale

RAGUSO, MIRIAM
2017/2018

Abstract

In this thesis we tried to retrace the long journey that women have had to face to be recognized as full rights holders. This thesis work is focused on the examination of various international documents and instruments aimed at protecting women. First of all, in the first chapter, we analyzed the historical-normative evolution of women's rights. The investigation starts from the analysis of the Declaration of the Rights of Man and of the Citizen of 1789. The Declaration is therefore considered as the first Charter of universal rights. In the international field, the interest in the issues considered purely "feminine" comes before the birth of the United Nations. In particular, the League of Nations, established by the Treaty of Versailles of 1919, begins to highlight some issues concerning women through the adoption of various conventions aimed at mitigating and in some way suppressing abbering phenomena that saw the woman disparities. Therefore, in the first chapter, the object of study are the international conventions and pacts set up to protection women before and after the establishment of the United Nations. Particular attention is also given to the Conventions on the status of women and to the Convention for the elimination of discrimination against women (CEDAW) which establishes the internationalization of female rights. The text of the CEDAW, structured in six parts, regulates not only the rights and measures that each State party undertakes to take to remove discriminatory situations against women, but also the procedures for monitoring the human rights of women. Therefore, in the second chapter of the thesis, we focus particularly on the control body of respect for CEDAW. Finally, for completeness of investigation, in the third chapter, we analyze the most recent developments regarding international protection against women. In particular, the four World Conferences on Women and the Declaration on the Elimination of Violence against Women are the object of study. The Declaration of the General Assembly is undoubtedly the first international instrument that specifically deals with the issue of gender-based violence. The work concludes with the study of regional instruments such as the Maputo Protocol and the Istanbul Convention.
2017
The protection of women in international law
In questa tesi si è cercato di ripercorrere il lungo cammino che le donne hanno dovuto affrontare per essere riconosciute come piene titolari di diritti. Questo lavoro di tesi è incentrato sulla disamina dei vari documenti e strumenti internazionali diretti alla tutela della donna. Innanzittutto, nel primo capitolo, si è analizzata l’evoluzione storica-normativa dei diritti delle donne. L’indagine parte dall’analisi della Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, la quale segna una svolta nella storia: «essa significava che d’allora in poi l’uomo, e non il precetto divino o gli usi consacrati dalla tradizione, sarebbe stato la fonte del diritto» . La Dichiarazione viene dunque considerata come la prima Carta dei diritti universali. In campo internazionale, l’interesse alle questioni ritenute prettamente “femminili” si ha prima della nascita delle Nazioni Unite. In particolare, la Società delle Nazioni, istituita con il Trattato di Versailles del 1919, incomincia a dare rilievo ad alcune problematiche riguardanti le donne mediante l’adozione di diverse convenzioni dirette ad attenuare e in qualche modo sopprimere fenomeni abberranti che vedevano la donna oggetto di disparità. Dunque, nel primo capitolo, oggetto di studio sono le convenzioni e i patti internazionali posti a tutela della donna prima e dopo l’istituzione delle Nazioni Unite. Particolare attenzione viene, inoltre, data alle Convenzioni sullo status della donna nonché alla Convenzione per l’eliminazione di discriminazione contro la donna (CEDAW) che sancisce l’internazionalizzazione dei diritti muliebri. Il testo della CEDAW, strutturandosi in sei parti, disciplina non solo i diritti e le misure che ciascuno Stato parte si obbliga a prendere per rimuovere situazioni discriminatorie nei confronti della donna, ma anche le procedure poste a monitoraggio dei diritti umani delle donne. Pertanto, nel secondo capitolo di tesi, ci si sofferma particolarmentesull’organismo di controllo del rispetto della CEDAW. Infine, per completezza di indagine, nel terzo capitolo, si analizzano gli sviluppi più recenti in materia di tutela internazionale nei confronti della donna. In particolare, oggetto di studio sono le quattro Conferenze mondiali sulle donne nonché la Dichiarazione per l’eliminazione della violenza contro la donna. La Dichiarazione dell’Assemblea Generale è indubbiamente il primo strumento internazionale che tratta in maniera specifica il tema della violenza di genere. L’indagine si conclude con lo studio degli strumenti regionali quali il Protocollo sui diritti delle donne della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli (Protocollo di Maputo) e la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). Quest’ultimo strumento rappresenta il documento internazionale più avanzato di prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza di genere.
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