Animal Welfare has recently been discussed from an economic perspective extensively. However, the focus of researchers has been on a static consideration of imperfect and incomplete information and a discussion of static efficiency in livestock production. This thesis puts a focus on the dynamic aspects of animal welfare regulation and provides an extensive theoretical discussion as well as empirical evidence from German livestock producers. Using the concept of external effects to describe the market failure caused by non-optimal levels of animal welfare, it is shown that the current regulatory approach fails to increase welfare. Established remedies like a pigovian tax and command and control policies cannot be implemented successfully in the livestock industry and even tend to impede improvements of animal welfare. They lead to an increase of competitive pressure and therefore force small and less efficient firms to leave the market. However, those are the firms that cause less negative external effects compared to larger firms. Naturally, current animal welfare regulation increases the magnitude of the external effect. This thesis proposes an alternative regulatory regime that does not focus on the establishment of minimum requirements but rather creates opportunities for animal welfare related innovation. From a dynamic perspective, animal welfare regulation cannot be successful when it comes to the expense of productive efficiency. Only by maintaining high levels of productive efficiency and only if animal welfare increasing technology does not compromise the firm's cost structure, incentives for firms to invest in such technology can be created.

Il benessere degli animali è stato recentemente discusso in modo approfondito dal punto di vista economico. Tuttavia, l'attenzione dei ricercatori si è concentrata su una considerazione statica delle informazioni imperfette e incomplete e su una discussione sull'efficienza statica nella produzione zootecnica. Questa tesi pone l'accento sugli aspetti dinamici della regolamentazione del benessere degli animali e fornisce un'ampia discussione teorica e le prove empiriche degli allevatori tedeschi. Utilizzando il concetto di effetti esterni per descrivere il fallimento del mercato causato da livelli non ottimali di benessere animale, si dimostra che l'attuale approccio normativo non riesce ad aumentare il benessere. Rimedi consolidati come una tassa suina e politiche di comando e controllo non possono essere implementati con successo nell'industria zootecnica e tendono addirittura ad ostacolare i miglioramenti del benessere animale. Essi portano a un aumento della pressione concorrenziale e quindi costringono le piccole imprese meno efficienti ad abbandonare il mercato. Tuttavia, sono queste le aziende che causano meno effetti esterni negativi rispetto alle aziende più grandi. Naturalmente, l'attuale regolamentazione del benessere degli animali aumenta l'entità degli effetti esterni. Questa tesi propone un regime normativo alternativo che non si concentra sulla definizione di requisiti minimi, ma crea piuttosto opportunità per l'innovazione legata al benessere degli animali. Da una prospettiva dinamica, la regolamentazione del benessere degli animali non può avere successo quando si tratta di spese per l'efficienza produttiva. Solo mantenendo alti livelli di efficienza produttiva e solo se la tecnologia che aumenta il benessere degli animali non compromette la struttura dei costi dell'azienda, si possono creare incentivi per le aziende ad investire in tale tecnologia.

Animal Welfare Regulation and the Dynamics of the Livestock Industry

ZEHNDER, JONAS
2019/2020

Abstract

Animal Welfare has recently been discussed from an economic perspective extensively. However, the focus of researchers has been on a static consideration of imperfect and incomplete information and a discussion of static efficiency in livestock production. This thesis puts a focus on the dynamic aspects of animal welfare regulation and provides an extensive theoretical discussion as well as empirical evidence from German livestock producers. Using the concept of external effects to describe the market failure caused by non-optimal levels of animal welfare, it is shown that the current regulatory approach fails to increase welfare. Established remedies like a pigovian tax and command and control policies cannot be implemented successfully in the livestock industry and even tend to impede improvements of animal welfare. They lead to an increase of competitive pressure and therefore force small and less efficient firms to leave the market. However, those are the firms that cause less negative external effects compared to larger firms. Naturally, current animal welfare regulation increases the magnitude of the external effect. This thesis proposes an alternative regulatory regime that does not focus on the establishment of minimum requirements but rather creates opportunities for animal welfare related innovation. From a dynamic perspective, animal welfare regulation cannot be successful when it comes to the expense of productive efficiency. Only by maintaining high levels of productive efficiency and only if animal welfare increasing technology does not compromise the firm's cost structure, incentives for firms to invest in such technology can be created.
2019
Animal Welfare Regulation and the Dynamics of the Livestock Industry
Il benessere degli animali è stato recentemente discusso in modo approfondito dal punto di vista economico. Tuttavia, l'attenzione dei ricercatori si è concentrata su una considerazione statica delle informazioni imperfette e incomplete e su una discussione sull'efficienza statica nella produzione zootecnica. Questa tesi pone l'accento sugli aspetti dinamici della regolamentazione del benessere degli animali e fornisce un'ampia discussione teorica e le prove empiriche degli allevatori tedeschi. Utilizzando il concetto di effetti esterni per descrivere il fallimento del mercato causato da livelli non ottimali di benessere animale, si dimostra che l'attuale approccio normativo non riesce ad aumentare il benessere. Rimedi consolidati come una tassa suina e politiche di comando e controllo non possono essere implementati con successo nell'industria zootecnica e tendono addirittura ad ostacolare i miglioramenti del benessere animale. Essi portano a un aumento della pressione concorrenziale e quindi costringono le piccole imprese meno efficienti ad abbandonare il mercato. Tuttavia, sono queste le aziende che causano meno effetti esterni negativi rispetto alle aziende più grandi. Naturalmente, l'attuale regolamentazione del benessere degli animali aumenta l'entità degli effetti esterni. Questa tesi propone un regime normativo alternativo che non si concentra sulla definizione di requisiti minimi, ma crea piuttosto opportunità per l'innovazione legata al benessere degli animali. Da una prospettiva dinamica, la regolamentazione del benessere degli animali non può avere successo quando si tratta di spese per l'efficienza produttiva. Solo mantenendo alti livelli di efficienza produttiva e solo se la tecnologia che aumenta il benessere degli animali non compromette la struttura dei costi dell'azienda, si possono creare incentivi per le aziende ad investire in tale tecnologia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/814