Nell'ambito dei contratti a prestazioni corrispettive, la parte contrattuale che subisce un inadempimento rilevante si trova di fronte a due alternative: agire per la manutenzione del contratto, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo prefissato al momento dell’accordo, o rinunciare ad esso, provocandone, invece, la risoluzione. Qualora la scelta ricadesse sulla seconda delle vie prospettate, il contraente deluso si troverebbe, presto, di fronte ad un ulteriore bivio: domandare al giudice di pronunciarsi sulla risoluzione, o agire in via di autotutela, provocando lo scioglimento del contratto attraverso un atto unilaterale? Nella prassi, la risoluzione stragiudiziale per atto unilaterale sembra, ormai, pacificamente, la soluzione prediletta. L’esigenza di celerità insita nei traffici giuridici, soprattutto se comparata alle lungaggini e ai costi di un processo, fa sì che i contraenti siano portati a privilegiare forme di tutela contrattuale di carattere stragiudiziale, attuabili, quindi, unilateralmente. È questo tipo di strumenti che si intende, dunque, con questo lavoro, approfondire. Innanzi tutto, verranno analizzati gli aspetti essenziali della risoluzione stragiudiziale per inadempimento, al fine di mettere in luce, in particolare, ciò che rende tale rimedio così appetibile agli occhi del contraente deluso. Si vuole, poi, porre in essere una disamina delle fattispecie tipiche di risoluzione stragiudiziale: in prima istanza, soffermandosi sugli istituti di carattere generale; in secondo luogo, analizzando le fattispecie speciali di recesso per giusta causa, che trovano la loro disciplina tra le norme relative a particolari tipologie contrattuali. Effettuata questa ricognizione delle fattispecie tipiche di risoluzione stragiudiziale, si intende proseguire lo studio volgendo l’attenzione verso quelle ricostruzioni dottrinali e giurisprudenziali che, per far fronte alle esigenze della prassi, tentano di estendere l’ambito di applicazione di tale rimedio oltre ai suoi originari confini, attraverso gli strumenti dell’interpretazione e dell’integrazione del diritto. Questa analisi verrà condotta, in particolare, con lo scopo di verificare non solo la legittimità di queste ricostruzioni, ma anche la loro opportunità: si vuole, quindi, valutare se la risoluzione per atto unilaterale, se attuata al di fuori dei casi espressamente disciplinati dal legislatore, possa, invero, rivelarsi dannosa.

La risoluzione unilaterale per inadempimento

CATTANEO, MARTINA
2018/2019

Abstract

Nell'ambito dei contratti a prestazioni corrispettive, la parte contrattuale che subisce un inadempimento rilevante si trova di fronte a due alternative: agire per la manutenzione del contratto, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo prefissato al momento dell’accordo, o rinunciare ad esso, provocandone, invece, la risoluzione. Qualora la scelta ricadesse sulla seconda delle vie prospettate, il contraente deluso si troverebbe, presto, di fronte ad un ulteriore bivio: domandare al giudice di pronunciarsi sulla risoluzione, o agire in via di autotutela, provocando lo scioglimento del contratto attraverso un atto unilaterale? Nella prassi, la risoluzione stragiudiziale per atto unilaterale sembra, ormai, pacificamente, la soluzione prediletta. L’esigenza di celerità insita nei traffici giuridici, soprattutto se comparata alle lungaggini e ai costi di un processo, fa sì che i contraenti siano portati a privilegiare forme di tutela contrattuale di carattere stragiudiziale, attuabili, quindi, unilateralmente. È questo tipo di strumenti che si intende, dunque, con questo lavoro, approfondire. Innanzi tutto, verranno analizzati gli aspetti essenziali della risoluzione stragiudiziale per inadempimento, al fine di mettere in luce, in particolare, ciò che rende tale rimedio così appetibile agli occhi del contraente deluso. Si vuole, poi, porre in essere una disamina delle fattispecie tipiche di risoluzione stragiudiziale: in prima istanza, soffermandosi sugli istituti di carattere generale; in secondo luogo, analizzando le fattispecie speciali di recesso per giusta causa, che trovano la loro disciplina tra le norme relative a particolari tipologie contrattuali. Effettuata questa ricognizione delle fattispecie tipiche di risoluzione stragiudiziale, si intende proseguire lo studio volgendo l’attenzione verso quelle ricostruzioni dottrinali e giurisprudenziali che, per far fronte alle esigenze della prassi, tentano di estendere l’ambito di applicazione di tale rimedio oltre ai suoi originari confini, attraverso gli strumenti dell’interpretazione e dell’integrazione del diritto. Questa analisi verrà condotta, in particolare, con lo scopo di verificare non solo la legittimità di queste ricostruzioni, ma anche la loro opportunità: si vuole, quindi, valutare se la risoluzione per atto unilaterale, se attuata al di fuori dei casi espressamente disciplinati dal legislatore, possa, invero, rivelarsi dannosa.
2018
Unilateral avoidance for breach of contract
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/8571