Evaluative morphology is a very peculiar part of a language. Inside the linguistic literature there are different studies treating different aspects of evaluative morphology to its formal structure to its pragmatic behaviour and how its structures are learned by children, but there is no study about how these structure are acquired by L2 learner and their presence in the inter languages. The main goal of this study is to observe the linguistic behaviour of a little group of Spanish speakers learners (aged between 12 and 15 years old) about the use of Italian evaluative morphology paying particular attention at diminutives, augmentatives and pejorative suffixes. One of the most important characteristics of Italian’s evaluative suffixes is that their use is never compulsory in a syntactic context. This particular characteristic means that the speakers are free to use it or not in most all situations. Another important point is that the use of evaluative suffixes is extremely related to the pragmatic/ communicative context in which the speakers are involved. In fact there are different pragmatic situations in which the use of evaluative sufficed is favoured for example, the child-centred speech (adults speaking with children), there are a lot of studies that point out this phenomenon like the study of Dressler/Merlini Barbaresi 1994. In order to observe the use of Italian evaluative suffixes in our Spanish speakers learners we conducted a research divided in two parts: an oral survey and a written one. In the oral part we asked to the learners to tell us a story the way they would told it if they were speaking to a little child. This is a crucial point of our methodology because we tried to create a child-centred speech situation in order to stimulate the use of evaluative suffixes. The written part consisted in three exercises: a fill the gap kind of exercise, a images description task and a table to fill up with the Italian evaluative suffixes. In order to obtain relevant data we conducted a parallel research with a native speakers informants and then we compared their data with the ones obtained from the Spanish speakers learners.

La morfologia valutativa è una particolare componente di una lingua. Nella letteratura linguistica sono presenti diversi studi che trattano dei suoi vari aspetti, dal livello formale ai suoi usi pragmatici. Inoltre ci sono diversi studi che trattano dell’acquisizione della morfologia valutativa da parte dei bambini che apprendono la L1 ma non ci sono studi che trattano l’acquisizione di questa componente morfologica nel percorso di apprendimento di una L2. Lo scopo principale di questo studio è quello di osservare il comportamento linguistico di un piccolo gruppo di apprendenti ispanofoni (di età compresa tre i 12 e i 15 anni) nei confronti della morfologia valutativa dell’italiano in particolare modo analizzeremo l’uso dei suffissi diminutivi, accrescitivi e dispregiativi. Una delle principali caratteristiche dei suffissi valutativi dell’italiano è il fatto che essi non sono mai obbligatori in alcun contesto sintattico e ciò vuol dire che i parlanti possono decidere autonomamente se utilizzarli o meno. Inoltre l’uso della morfologia valutativa è strettamente legato al contesto pragmatico nel quale un parlante è inserito infatti ci sono contesti comunicativi all’interno dei quali l’uso di suffissi valutativi è molto più esteso: un esempio è sicuramente il contesto comunicativi centrato sul bambino. Per osservare il comportamento linguistico degli apprendenti abbiamo condotto una raccolta dati suddivisa in due fasi: una prima fase consiste nel far raccontare a ciascun apprendente una storia come se la stessero raccontando a un bambino, cercando in questo modo di ricreare un contesto centrato sul bambino per favorire l’ uso di suffissi valutativi. La seconda fase consiste nel far compilare agli apprendenti una serie di tre esercizi scritti (completare le frasi, descrivere delle immagini e completare una tabella). La prima fase serve per osservare se in un contesto pragmatico favorevole gli apprendenti usano i suffissi valutativi mentre la fase scritta serve per osservare se gli apprendenti conoscano a livello formale i suffissi valutativi dell’italiano. Infine per dare maggiore rilevanza ai dati ottenuti abbiamo comparato i risultati ottenuti dagli apprendenti con quelli ottenuti da un gruppo di ragazzi madrelingua della stessa età per osservare se il comportamento linguistico degli apprendenti è conforme a quello dei nativi.

L’uso dei suffissi valutativi dell’italiano nelle interlingue di apprendenti ispanofoni: uno studio.

BONACINA, VIRGINIA
2017/2018

Abstract

Evaluative morphology is a very peculiar part of a language. Inside the linguistic literature there are different studies treating different aspects of evaluative morphology to its formal structure to its pragmatic behaviour and how its structures are learned by children, but there is no study about how these structure are acquired by L2 learner and their presence in the inter languages. The main goal of this study is to observe the linguistic behaviour of a little group of Spanish speakers learners (aged between 12 and 15 years old) about the use of Italian evaluative morphology paying particular attention at diminutives, augmentatives and pejorative suffixes. One of the most important characteristics of Italian’s evaluative suffixes is that their use is never compulsory in a syntactic context. This particular characteristic means that the speakers are free to use it or not in most all situations. Another important point is that the use of evaluative suffixes is extremely related to the pragmatic/ communicative context in which the speakers are involved. In fact there are different pragmatic situations in which the use of evaluative sufficed is favoured for example, the child-centred speech (adults speaking with children), there are a lot of studies that point out this phenomenon like the study of Dressler/Merlini Barbaresi 1994. In order to observe the use of Italian evaluative suffixes in our Spanish speakers learners we conducted a research divided in two parts: an oral survey and a written one. In the oral part we asked to the learners to tell us a story the way they would told it if they were speaking to a little child. This is a crucial point of our methodology because we tried to create a child-centred speech situation in order to stimulate the use of evaluative suffixes. The written part consisted in three exercises: a fill the gap kind of exercise, a images description task and a table to fill up with the Italian evaluative suffixes. In order to obtain relevant data we conducted a parallel research with a native speakers informants and then we compared their data with the ones obtained from the Spanish speakers learners.
2017
The use of Italian evaluative suffixes in Spanish speakers learners’ interlanguages: a study
La morfologia valutativa è una particolare componente di una lingua. Nella letteratura linguistica sono presenti diversi studi che trattano dei suoi vari aspetti, dal livello formale ai suoi usi pragmatici. Inoltre ci sono diversi studi che trattano dell’acquisizione della morfologia valutativa da parte dei bambini che apprendono la L1 ma non ci sono studi che trattano l’acquisizione di questa componente morfologica nel percorso di apprendimento di una L2. Lo scopo principale di questo studio è quello di osservare il comportamento linguistico di un piccolo gruppo di apprendenti ispanofoni (di età compresa tre i 12 e i 15 anni) nei confronti della morfologia valutativa dell’italiano in particolare modo analizzeremo l’uso dei suffissi diminutivi, accrescitivi e dispregiativi. Una delle principali caratteristiche dei suffissi valutativi dell’italiano è il fatto che essi non sono mai obbligatori in alcun contesto sintattico e ciò vuol dire che i parlanti possono decidere autonomamente se utilizzarli o meno. Inoltre l’uso della morfologia valutativa è strettamente legato al contesto pragmatico nel quale un parlante è inserito infatti ci sono contesti comunicativi all’interno dei quali l’uso di suffissi valutativi è molto più esteso: un esempio è sicuramente il contesto comunicativi centrato sul bambino. Per osservare il comportamento linguistico degli apprendenti abbiamo condotto una raccolta dati suddivisa in due fasi: una prima fase consiste nel far raccontare a ciascun apprendente una storia come se la stessero raccontando a un bambino, cercando in questo modo di ricreare un contesto centrato sul bambino per favorire l’ uso di suffissi valutativi. La seconda fase consiste nel far compilare agli apprendenti una serie di tre esercizi scritti (completare le frasi, descrivere delle immagini e completare una tabella). La prima fase serve per osservare se in un contesto pragmatico favorevole gli apprendenti usano i suffissi valutativi mentre la fase scritta serve per osservare se gli apprendenti conoscano a livello formale i suffissi valutativi dell’italiano. Infine per dare maggiore rilevanza ai dati ottenuti abbiamo comparato i risultati ottenuti dagli apprendenti con quelli ottenuti da un gruppo di ragazzi madrelingua della stessa età per osservare se il comportamento linguistico degli apprendenti è conforme a quello dei nativi.
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