Le opere teatrali di Shakespeare risultano ancora oggi fortemente attuali e per questo vengono lette, studiate e messe in scena in tutto il mondo nella loro forma originale. Inoltre, i testi del drammaturgo inglese ben si prestano a continue riletture e interpretazioni innovative, che, nel corso degli anni, hanno portato alla creazione di numerosi adattamenti. Dalle produzioni teatrali e cinematografiche ai romanzi, dalle poesie ai balletti, la qualità atemporale dei temi affrontati dal Bardo si riflette nella proliferazione di opere artistiche che, affiancando le tradizionali rappresentazioni dei testi shakespeariani, raggiungono un pubblico sempre più vasto e diffondono le parole del drammaturgo inglese in tutto il mondo. L’autrice canadese Margaret Atwood nel 2016 decide di dare il suo contributo alla quantità di risposte artistiche che sono state prodotte in onore di Shakespeare con il romanzo Hag-Seed (Seme di Strega). Come recita il sottotitolo dell’opera, si tratta di una rivisitazione contemporanea de La Tempesta shakespeariana, dramma presentato dal First Folio nell’elenco delle commedie, ricco di elementi magici e soprannaturali. Il romanzo prende vita da un progetto più ampio, proposto dalla casa editrice Hogarth Press che coinvolge altri scrittori contemporanei, i quali si propongono di riscrivere le opere del Bardo sotto forma di romanzo e ambientandole in un contesto contemporaneo. L’autrice canadese sceglie un luogo abbastanza insolito nel quale mettere in scena la sua Tempesta: una prigione. I detenuti dell’istituto correzionale Fletcher dovranno lavorare sul testo di Shakespeare, sotto la guida del loro insegnante, ex direttore artistico di un prestigioso festival teatrale, Felix Phillips. L’insegnante presenta ai suoi studenti la Tempesta, attraverso cinque macro temi: mostri, musica, magia, vendetta e prigioni. Parallelamente, questo elaborato si propone di affrontare i cinque argomenti chiave del testo e in particolare, la loro realizzazione nell’opera originale e nella rilettura di Margaret Atwood. Si dedicherà infine, maggiore spazio all’ultimo dei temi menzionati, la prigione, in quanto costituisce un simbolo dominante sia all’interno della commedia, sia nel romanzo contemporaneo e offre spunti di riflessione sul presente. I detenuti hanno la possibilità attraverso l’opera di Shakespeare di evadere dalla condizione di prigionia, liberarsi dal ruolo di carcerati che rivestono quotidianamente, abbandonare le mura delle loro celle e abbracciare nuove possibilità di vita. Progetti di teatro in carcere sono riscontrabili non solo nella finzione letteraria di Margaret Atwood, ma anche in gran parte degli istituti penitenziari della nostra realtà. L’elaborato ha come obiettivo quello di analizzare i benefici di tale pratica e affermare la possibilità di riscatto che l’arte, in particolare il teatro, offre a coloro che vivono nelle condizioni opprimenti del carcere.

The redemptive power of theatre in prison: The Tempest in Margaret Atwood's Hag-Seed

OMBRI, ELISA
2019/2020

Abstract

Le opere teatrali di Shakespeare risultano ancora oggi fortemente attuali e per questo vengono lette, studiate e messe in scena in tutto il mondo nella loro forma originale. Inoltre, i testi del drammaturgo inglese ben si prestano a continue riletture e interpretazioni innovative, che, nel corso degli anni, hanno portato alla creazione di numerosi adattamenti. Dalle produzioni teatrali e cinematografiche ai romanzi, dalle poesie ai balletti, la qualità atemporale dei temi affrontati dal Bardo si riflette nella proliferazione di opere artistiche che, affiancando le tradizionali rappresentazioni dei testi shakespeariani, raggiungono un pubblico sempre più vasto e diffondono le parole del drammaturgo inglese in tutto il mondo. L’autrice canadese Margaret Atwood nel 2016 decide di dare il suo contributo alla quantità di risposte artistiche che sono state prodotte in onore di Shakespeare con il romanzo Hag-Seed (Seme di Strega). Come recita il sottotitolo dell’opera, si tratta di una rivisitazione contemporanea de La Tempesta shakespeariana, dramma presentato dal First Folio nell’elenco delle commedie, ricco di elementi magici e soprannaturali. Il romanzo prende vita da un progetto più ampio, proposto dalla casa editrice Hogarth Press che coinvolge altri scrittori contemporanei, i quali si propongono di riscrivere le opere del Bardo sotto forma di romanzo e ambientandole in un contesto contemporaneo. L’autrice canadese sceglie un luogo abbastanza insolito nel quale mettere in scena la sua Tempesta: una prigione. I detenuti dell’istituto correzionale Fletcher dovranno lavorare sul testo di Shakespeare, sotto la guida del loro insegnante, ex direttore artistico di un prestigioso festival teatrale, Felix Phillips. L’insegnante presenta ai suoi studenti la Tempesta, attraverso cinque macro temi: mostri, musica, magia, vendetta e prigioni. Parallelamente, questo elaborato si propone di affrontare i cinque argomenti chiave del testo e in particolare, la loro realizzazione nell’opera originale e nella rilettura di Margaret Atwood. Si dedicherà infine, maggiore spazio all’ultimo dei temi menzionati, la prigione, in quanto costituisce un simbolo dominante sia all’interno della commedia, sia nel romanzo contemporaneo e offre spunti di riflessione sul presente. I detenuti hanno la possibilità attraverso l’opera di Shakespeare di evadere dalla condizione di prigionia, liberarsi dal ruolo di carcerati che rivestono quotidianamente, abbandonare le mura delle loro celle e abbracciare nuove possibilità di vita. Progetti di teatro in carcere sono riscontrabili non solo nella finzione letteraria di Margaret Atwood, ma anche in gran parte degli istituti penitenziari della nostra realtà. L’elaborato ha come obiettivo quello di analizzare i benefici di tale pratica e affermare la possibilità di riscatto che l’arte, in particolare il teatro, offre a coloro che vivono nelle condizioni opprimenti del carcere.
2019
The redemptive power of theatre in prison: The Tempest in Margaret Atwood's Hag-Seed
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/955