Il diritto al godimento di un ambiente salubre è riconosciuto dalla nostra costituzione come uno dei diritti fondamentali dell’uomo e deriva dal concetto di salute inteso come situazione giuridica di benessere. Secondo la giurisprudenza l’ambiente è un elemento determinativo della qualità di vita di un individuo e deve essere protetto poiché esprime il suo habitat naturale ed ha quindi valore primario ed assoluto. Il continuo verificarsi di incidenti ambientali ha causato, specie nel corso del secolo scorso, ingenti danni all’intero ecosistema che impediscono o limitano fortemente tale diritto, con conseguenze economiche e giuridiche piuttosto rilevanti. Alla fine degli anni ’80 si registra in Italia ed in Europa la crescente esigenza di basi normative per una politica ambientale finalizzata a salvaguardare la qualità dell'ambiente, proteggere la salute umana e garantire un uso razionale delle risorse naturali. Alla luce di quanto affermato l’obiettivo del seguente elaborato è quello di analizzare, secondo l’approccio dell’analisi economica del diritto, sia la responsabilità che le politiche ambientali sia in Italia sia in Europa. Con riguardo alla natura giuridica extracontrattuale degli incidenti, la prima parte della tesi è volta ad analizzare la responsabilità civile per danni ambientali che in Europa è mossa dal principio “chi inquina paga” in tema di prevenzione e riparazione. La seconda parte del lavoro si focalizza, dopo un accenno all’ economia dell’ambiente, sul dibattito economico e giuridico relativo alla natura delle risorse collettive per poi passare alle attuali tipologie di politiche ambientali, ponendo il focus sul sistema incentivante di prevenzione e la fissazione degli standard da parte delle agenzie ambientali. L’ultima parte della tesi riguarda infine un modello formale di economia politica che mette a confronto la scelta tra regolazione preventiva e l’attribuzione della responsabilità in termini di benessere sociale. Grazie all’aiuto del modello, sotto determinate condizioni e in presenza di asimmetria informativa, si può supporre quale dei due strumenti prevalga in determinate situazioni. Si evincerà in fase conclusiva come nell’Unione Europea in campo ambientale sia riscontrabile la tendenza a preferire la responsabilità oggettiva a quella per colpa con riferimento ai danni ambientali. E’ sempre più frequente inoltre l’adozione di forme di autoregolazione da parte dei privati per sopperire alla mancanza di informazioni da parte del regolatore ambientale e alla sua difficoltà di determinare il livello efficiente di precauzioni.

Prevenzione efficiente dei danni ambientali: analisi economica della regolazione e della responsabilità civile

INCARDONA, SALVATORE
2015/2016

Abstract

Il diritto al godimento di un ambiente salubre è riconosciuto dalla nostra costituzione come uno dei diritti fondamentali dell’uomo e deriva dal concetto di salute inteso come situazione giuridica di benessere. Secondo la giurisprudenza l’ambiente è un elemento determinativo della qualità di vita di un individuo e deve essere protetto poiché esprime il suo habitat naturale ed ha quindi valore primario ed assoluto. Il continuo verificarsi di incidenti ambientali ha causato, specie nel corso del secolo scorso, ingenti danni all’intero ecosistema che impediscono o limitano fortemente tale diritto, con conseguenze economiche e giuridiche piuttosto rilevanti. Alla fine degli anni ’80 si registra in Italia ed in Europa la crescente esigenza di basi normative per una politica ambientale finalizzata a salvaguardare la qualità dell'ambiente, proteggere la salute umana e garantire un uso razionale delle risorse naturali. Alla luce di quanto affermato l’obiettivo del seguente elaborato è quello di analizzare, secondo l’approccio dell’analisi economica del diritto, sia la responsabilità che le politiche ambientali sia in Italia sia in Europa. Con riguardo alla natura giuridica extracontrattuale degli incidenti, la prima parte della tesi è volta ad analizzare la responsabilità civile per danni ambientali che in Europa è mossa dal principio “chi inquina paga” in tema di prevenzione e riparazione. La seconda parte del lavoro si focalizza, dopo un accenno all’ economia dell’ambiente, sul dibattito economico e giuridico relativo alla natura delle risorse collettive per poi passare alle attuali tipologie di politiche ambientali, ponendo il focus sul sistema incentivante di prevenzione e la fissazione degli standard da parte delle agenzie ambientali. L’ultima parte della tesi riguarda infine un modello formale di economia politica che mette a confronto la scelta tra regolazione preventiva e l’attribuzione della responsabilità in termini di benessere sociale. Grazie all’aiuto del modello, sotto determinate condizioni e in presenza di asimmetria informativa, si può supporre quale dei due strumenti prevalga in determinate situazioni. Si evincerà in fase conclusiva come nell’Unione Europea in campo ambientale sia riscontrabile la tendenza a preferire la responsabilità oggettiva a quella per colpa con riferimento ai danni ambientali. E’ sempre più frequente inoltre l’adozione di forme di autoregolazione da parte dei privati per sopperire alla mancanza di informazioni da parte del regolatore ambientale e alla sua difficoltà di determinare il livello efficiente di precauzioni.
2015
efficient prevention of environmental damage: economic analysis of incentive and liability system
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