Assai frequenti sono, al giorno d'oggi, i casi in cui il consumatore viene posto nella condizione di adoperare una scelta commerciale sbagliata e non consapevole. Si pensi, ad esempio, alle incessanti telefonate di operatori telefonici che propongono piani tariffari solo apparentemente convenienti o di - come sovente accade di recente - presunte società di investimento che propongono una qualche piattaforma di trading online che assicura ingenti guadagni in breve tempo e soprattutto in maniera del tutto sicura. Tutte situazioni in cui il consumatore viene manipolato per mezzo di pratiche aggressive o ingannevoli e assume una decisione affrettata che in assenza di tali comportamenti non avrebbe mai preso. Il presente elaborato propone un'analisi generale della disciplina delle pratiche commerciali scorrette, soffermandosi in particolare sulle tutele previste a protezione dei consumatori, sia di tipo individuale sia di tipo amministrativo. Introdotta a livello europeo dalla Direttiva 29/2005/CE e recepita in Italia all'interno del Codice del Consumo attraverso il Decreto Legislativo 146/2007 del 2 agosto 2007, con questa normativa il Legislatore europeo ha voluto tutelare i consumatori - quale parte "debole" di un contratto - da eventuali comportamenti posti in essere - prima,dopo o durante un rapporto contrattuale - da professionisti, in violazione dei principi di correttezza, buona fede e diligenza professionale. In ultima istanza, si è voluto far riferimento ad un caso pratico in cui l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è stata chiamata in causa ad accertare l'utilizzo di pratiche commerciali scorrette nei confronti di due piattaforme televisive - SKY e DAZN - relativamente alla commercializzazione dei propri prodotti per la stagione calcistica 2018-2019.
Le pratiche commerciali scorrete nei servizi radiotelevisivi: il caso SKY - DAZN
MARINO, LUIGI
2018/2019
Abstract
Assai frequenti sono, al giorno d'oggi, i casi in cui il consumatore viene posto nella condizione di adoperare una scelta commerciale sbagliata e non consapevole. Si pensi, ad esempio, alle incessanti telefonate di operatori telefonici che propongono piani tariffari solo apparentemente convenienti o di - come sovente accade di recente - presunte società di investimento che propongono una qualche piattaforma di trading online che assicura ingenti guadagni in breve tempo e soprattutto in maniera del tutto sicura. Tutte situazioni in cui il consumatore viene manipolato per mezzo di pratiche aggressive o ingannevoli e assume una decisione affrettata che in assenza di tali comportamenti non avrebbe mai preso. Il presente elaborato propone un'analisi generale della disciplina delle pratiche commerciali scorrette, soffermandosi in particolare sulle tutele previste a protezione dei consumatori, sia di tipo individuale sia di tipo amministrativo. Introdotta a livello europeo dalla Direttiva 29/2005/CE e recepita in Italia all'interno del Codice del Consumo attraverso il Decreto Legislativo 146/2007 del 2 agosto 2007, con questa normativa il Legislatore europeo ha voluto tutelare i consumatori - quale parte "debole" di un contratto - da eventuali comportamenti posti in essere - prima,dopo o durante un rapporto contrattuale - da professionisti, in violazione dei principi di correttezza, buona fede e diligenza professionale. In ultima istanza, si è voluto far riferimento ad un caso pratico in cui l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è stata chiamata in causa ad accertare l'utilizzo di pratiche commerciali scorrette nei confronti di due piattaforme televisive - SKY e DAZN - relativamente alla commercializzazione dei propri prodotti per la stagione calcistica 2018-2019.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/9917