Ex-prisoners have to face many challenges after leaving prison: difficulties in finding a job, in managing the stigma attached to the figure of "ex-prisoner", in maintaining family and social relationships, as well as the complicated and often sudden need to readapt to life outside prison. The aim of this study is to investigate the experience of former prisoners in relation to their creation of life projects once they have left prison in order to identify through their words which are the most important factors to focus on in order to orient professional interventions to prevent relapse. Six ex-prisoners, members of the Gruppo della Trasgressione, an association active in the Milan prisons of San Vittore, Bollate and Opera, have been interviewed through a semi-structured interview. A qualitative analysis of the interviews was then carried out using the Interpretative Phenomenological Analysis (IPA) method. From the study it emerged that the influential difficulties in the interviewees’ lives on leaving prison were finding work, managing stigma and recovering from the traumas that the prison structure and organisation causes. The main criticalities experienced inside the prison were also highlighted, including the poor conditions of Italian prisons, sexual and affective deprivation, lack of privacy, inattention to prisoners' health, deviance inside the prison, and the differentiation between Italian prisons in internal management. The interviewees highlighted the importance of encouraging activities inside and outside prison, of increasing the relationships between prisoners and society, also through alternative measures and volunteers, as well as of a "human" dialogue between prisoners and institutions, and of restorative justice. Key words: prison, relapse, social reintegration.

Le persone ex detenute devono affrontare numerose sfide una volta uscite dal carcere: difficoltà nella ricerca del lavoro, nella gestione dello stigma legato alla figura di “ex detenuto”, nel mantenimento dei rapporti famigliari e sociali, oltre che nella complicata e spesso repentina necessità di riadattamento alla vita esterna al carcere. L’obiettivo del presente studio è indagare l’esperienza di persone ex detenute in relazione alla loro creazione di progetti di vita una volta uscite dal carcere per individuare, attraverso le loro parole, quali siano i fattori più importanti su cui concentrarsi per orientare interventi professionali di prevenzione della recidiva. Sono stati intervistati 6 ex detenuti membri del Gruppo della Trasgressione, associazione attiva nelle carceri milanesi di San Vittore, Bollate e Opera, attraverso un’intervista semi-strutturata. È stata poi svolta un’analisi qualitativa delle interviste attraverso il metodo Interpretative Phenomenological Analysis (IPA). Dallo studio è emerso che le difficoltà influenti nella vita degli intervistati all’uscita dal carcere sono state la ricerca del lavoro, la gestione dello stigma ed il recupero dai traumi che la struttura e l’organizzazione del carcere provoca. Sono state evidenziate anche le principali criticità vissute internamente al carcere, tra cui le cattive condizioni delle carceri italiane, la privazione sessuale ed affettiva, la mancanza di privacy, la disattenzione verso la salute dei detenuti, la devianza interna al carcere, la differenziazione tra le carceri italiane nella gestione interna. Gli intervistati hanno messo in evidenza l’importanza di incentivare le attività all’interno ed all’esterno del carcere, di incrementare i rapporti tra detenuti e società, anche attraverso le misure alternative ed i volontari, così come di un dialogo “umano” tra detenuti e istituzione, e della giustizia riparativa. Parole chiave: carcere, recidiva, reinserimento sociale.

Progettarsi nel futuro dopo una detenzione

PICCO, ARIANNA
2020/2021

Abstract

Ex-prisoners have to face many challenges after leaving prison: difficulties in finding a job, in managing the stigma attached to the figure of "ex-prisoner", in maintaining family and social relationships, as well as the complicated and often sudden need to readapt to life outside prison. The aim of this study is to investigate the experience of former prisoners in relation to their creation of life projects once they have left prison in order to identify through their words which are the most important factors to focus on in order to orient professional interventions to prevent relapse. Six ex-prisoners, members of the Gruppo della Trasgressione, an association active in the Milan prisons of San Vittore, Bollate and Opera, have been interviewed through a semi-structured interview. A qualitative analysis of the interviews was then carried out using the Interpretative Phenomenological Analysis (IPA) method. From the study it emerged that the influential difficulties in the interviewees’ lives on leaving prison were finding work, managing stigma and recovering from the traumas that the prison structure and organisation causes. The main criticalities experienced inside the prison were also highlighted, including the poor conditions of Italian prisons, sexual and affective deprivation, lack of privacy, inattention to prisoners' health, deviance inside the prison, and the differentiation between Italian prisons in internal management. The interviewees highlighted the importance of encouraging activities inside and outside prison, of increasing the relationships between prisoners and society, also through alternative measures and volunteers, as well as of a "human" dialogue between prisoners and institutions, and of restorative justice. Key words: prison, relapse, social reintegration.
2020
Le persone ex detenute devono affrontare numerose sfide una volta uscite dal carcere: difficoltà nella ricerca del lavoro, nella gestione dello stigma legato alla figura di “ex detenuto”, nel mantenimento dei rapporti famigliari e sociali, oltre che nella complicata e spesso repentina necessità di riadattamento alla vita esterna al carcere. L’obiettivo del presente studio è indagare l’esperienza di persone ex detenute in relazione alla loro creazione di progetti di vita una volta uscite dal carcere per individuare, attraverso le loro parole, quali siano i fattori più importanti su cui concentrarsi per orientare interventi professionali di prevenzione della recidiva. Sono stati intervistati 6 ex detenuti membri del Gruppo della Trasgressione, associazione attiva nelle carceri milanesi di San Vittore, Bollate e Opera, attraverso un’intervista semi-strutturata. È stata poi svolta un’analisi qualitativa delle interviste attraverso il metodo Interpretative Phenomenological Analysis (IPA). Dallo studio è emerso che le difficoltà influenti nella vita degli intervistati all’uscita dal carcere sono state la ricerca del lavoro, la gestione dello stigma ed il recupero dai traumi che la struttura e l’organizzazione del carcere provoca. Sono state evidenziate anche le principali criticità vissute internamente al carcere, tra cui le cattive condizioni delle carceri italiane, la privazione sessuale ed affettiva, la mancanza di privacy, la disattenzione verso la salute dei detenuti, la devianza interna al carcere, la differenziazione tra le carceri italiane nella gestione interna. Gli intervistati hanno messo in evidenza l’importanza di incentivare le attività all’interno ed all’esterno del carcere, di incrementare i rapporti tra detenuti e società, anche attraverso le misure alternative ed i volontari, così come di un dialogo “umano” tra detenuti e istituzione, e della giustizia riparativa. Parole chiave: carcere, recidiva, reinserimento sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1071