Riconoscere le emozioni dalle espressioni facciali è un?abilità di fondamentale importanza per l'interazione sociale, poiché permette di conoscere le intenzioni, i sentimenti e gli stati interni delle altre persone. Nel corso degli anni, sono stati creati diversi test con lo scopo di fornire degli strumenti per valutare le capacità di riconoscimento delle espressioni facciali. Tuttavia, una caratteristica di questi test è che quasi tutti utilizzano un compito a scelta forzata come modalità di risposta che richiede l?uso delle abilità linguistiche da parte dei soggetti. Il presente studio indaga la validità metodologica di un nuovo test di discriminazione delle espressioni del volto nel quale non è presente alcun indizio verbale. Gli stimoli utilizzati sono videoclip creati da O?Reilly, Pigat, Friendson, Berggren, Tal, Golan, Bölte, Baron-Cohen, Lundqvist, (2015) raffiguranti il sia il volto sia il busto di attori che esprimono diverse emozioni complesse. Gli stimoli vengono presentati su un dispositivo touch-screen in cui i partecipanti (N=32) osservano una coppia di video per volta e tramite un semplice gesto - allontanamento o sovrapposizione dei due video-clips - decidono se le due emozioni rappresentate nei sono uguali o diverse. Il test è composto da un totale di 75 coppie di stimoli suddivisi in 5 subtest in ognuno dei quali vengono confrontate 2 emozioni complesse/stati mentali. I risultati indicano una buona performance di discriminazione da parte dei partecipanti (73%). Inoltre, sono state riscontrate alcune differenze statisticamente rilevanti tra subtest e, più nello specifico, tra alcune coppie di emozioni, sia nella performance di discriminazione sia nei tempi di risposta. Lo studio indica che questo nuovo paradigma basato esclusivamente su stimoli e risposte non verbali rappresenta un test con la potenzialità di misurare le capacità individuali di riconoscere le espressioni emotive sia in ambito clinico che in ambito dello sviluppo cognitivo.

Discriminare le emozioni: creazione di un nuovo test per il confronto non verbale di stimoli dinamici.

POLITI, GIULIANA
2015/2016

Abstract

Riconoscere le emozioni dalle espressioni facciali è un?abilità di fondamentale importanza per l'interazione sociale, poiché permette di conoscere le intenzioni, i sentimenti e gli stati interni delle altre persone. Nel corso degli anni, sono stati creati diversi test con lo scopo di fornire degli strumenti per valutare le capacità di riconoscimento delle espressioni facciali. Tuttavia, una caratteristica di questi test è che quasi tutti utilizzano un compito a scelta forzata come modalità di risposta che richiede l?uso delle abilità linguistiche da parte dei soggetti. Il presente studio indaga la validità metodologica di un nuovo test di discriminazione delle espressioni del volto nel quale non è presente alcun indizio verbale. Gli stimoli utilizzati sono videoclip creati da O?Reilly, Pigat, Friendson, Berggren, Tal, Golan, Bölte, Baron-Cohen, Lundqvist, (2015) raffiguranti il sia il volto sia il busto di attori che esprimono diverse emozioni complesse. Gli stimoli vengono presentati su un dispositivo touch-screen in cui i partecipanti (N=32) osservano una coppia di video per volta e tramite un semplice gesto - allontanamento o sovrapposizione dei due video-clips - decidono se le due emozioni rappresentate nei sono uguali o diverse. Il test è composto da un totale di 75 coppie di stimoli suddivisi in 5 subtest in ognuno dei quali vengono confrontate 2 emozioni complesse/stati mentali. I risultati indicano una buona performance di discriminazione da parte dei partecipanti (73%). Inoltre, sono state riscontrate alcune differenze statisticamente rilevanti tra subtest e, più nello specifico, tra alcune coppie di emozioni, sia nella performance di discriminazione sia nei tempi di risposta. Lo studio indica che questo nuovo paradigma basato esclusivamente su stimoli e risposte non verbali rappresenta un test con la potenzialità di misurare le capacità individuali di riconoscere le espressioni emotive sia in ambito clinico che in ambito dello sviluppo cognitivo.
2015
Discriminating emotions: creating a new test to compare dynamic stimuli through non verbal answers.
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