ACUTE POISONING IN PEDIATRIC EMERGENCY UNIT: AN RETROSPECTIVE ANALYSIS OF A COHORT FROM 2013 TO 2020

Introduction. Acute poisoning in children is still a major public health problem and a frequent cause of hospitalization in the emergency room. Country-specific epidemiological surveillance is required to determine the extent and characteristics of the problem, on the basis of which relevant preventive measures can be taken. Objective. It is difficult to estimate the true incidence of acute poisoning in children in Italy due to the relatively small number of studies in the literature. For the reasons indicated above, we performed this retrospective study to examine the demographic and epidemiological data of children <17 years admitted to the Pediatric Emergency Department of the IRCCS “S. Matteo ”of Pavia with a diagnosis of acute intoxication, to determine the agents responsible and the circumstances that led to exposure within the different age groups and to describe the type of treatment and final outcome. The knowledge of these variables would allow us to identify the current situation in our area and to compare it with others in the world and identify/select specific preventive strategies. Materials and methods. This was a retrospective descriptive study. The data were collected from patients under 17 who presented with poisoning at the Emergency Department of the IRCCS “S. Matteo ”of Pavia for a period of 8 years (from 1 January 2013 to 31 December 2020). Results. Eight-year records of 188 patients - 99 boys (50%) and 99 girls (50%) were analyzed. Children aged 12 to 18 were the largest patient group (60.64%, followed by children aged 0 to 5 (31.38%) and children aged 6 to 11 (7.98%). Most patients less than 12 years of age were male, but this gender distribution was reversed in adolescents. In adolescents, the most common agent was alcohol (59.65%, n = 68), followed by cannabis (25.44%, n = 29) and voluntary drug ingestion in girls (9.64%, n = 11). In children <5 yr the most common cause was ingestion accidental drug ingestion (44.07%, n = 26)), followed by the accidental ingestion of drugs (33.9%, n = 20). Carbon monoxide (CO) poisoning was found in 5.32% of cases. Between seasons, we found a higher rate of intoxication in the summer, but with an overall increase in CO intoxication in the winter (60%). The clinical severity of most cases was mild in this study, with 50 % (n = 99) hospitalized cases and 50% (n = 99) of cases treated in the emergency room. The clinical presentation was different in relation to the cause of the poisoning. There were no deaths. Conclusions. Acute intoxication in childhood still remains a preventable public health problem worldwide, including in the Italian area; however, our findings would seem to paint a less worrying picture than in other countries, especially when considering the number of acute intoxications such as teenage suicide attempts, fewer severe intoxications, and no deaths. However, accidental ingestion of corrosives, detergents, and drugs remains the number one poisoning problem in young children, and acute alcohol and cannabis poisoning in adolescents leaves one wondering about the accessibility of these substances. Our study would like to be a stimulus to improve knowledge on this topic, overall in Italy and in Europe where existing data are very scarce. Last but not least, our findings could serve as a tool for public health authorities to plan specific interventions to further reduce this risk.

Introduzione. L'avvelenamento acuto nei bambini è ancora un importante problema di salute pubblica e rappresenta una causa frequente di ricovero in Pronto Soccorso. La sorveglianza epidemiologica specifica per ogni paese è necessaria per determinare l'entità e le caratteristiche del problema, in base alle quali possono essere adottate le relative misure preventive. Obiettivo. È difficile stimare la reale incidenza dell'avvelenamento acuto nei bambini in Italia a causa del numero relativamente ridotto di studi in letteratura. Per i motivi sopra indicati, abbiamo eseguito questo studio retrospettivo per esaminare i dati demografici ed epidemiologici dei bambini <17 anni ricoverati presso il Pronto Soccorso Pediatrico della Fondazione IRCCS “S. Matteo ”di Pavia con diagnosi di intossicazione acuta, per determinare gli agenti responsabili e le circostanze che hanno portato all'esposizione all'interno delle diverse classi di età e per descrivere il tipo di trattamento e l'esito finale. La conoscenza di queste variabili permetterebbe di individuare la situazione attuale nella nostra zona e di confrontarla con altre nel mondo, e di identificare / selezionare strategie preventive specifiche. Materiali e metodi. Questo è stato uno studio descrittivo retrospettivo. I dati sono stati raccolti da pazienti sotto i 17 anni che si sono presentati con avvelenamento presso il Dipartimento di Emergenza della Fondazione IRCCS “S. Matteo ”di Pavia per un periodo di 8 anni (dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2020). Risultati. Sono stati analizzati record di otto anni di 188 pazienti - 99 ragazzi (50%) e 99 ragazze (50%). I bambini di età compresa tra 12 e 18 anni erano il gruppo di pazienti più numeroso (60,64%, seguito da bambini di età compresa tra 0 e 5 anni (31,38%) e bambini di età compresa tra 6 e 11 anni (7,98%). La maggior parte dei pazienti di età inferiore a 12 anni anni erano maschi, ma questa distribuzione di genere era invertita negli adolescenti. Negli adolescenti, l'agente più comune era l'alcol (59,65%, n = 68), seguito dalla cannabis (25,44%, n = 29) e dall'ingestione volontaria di droghe nelle ragazze (9,64%, n = 11). Nei bambini <5 anni la causa più comune era l'ingestione accidentale di sostanze corrosive (44,07%, n = 26)), seguita dall'ingestione accidentale di farmaci (33 , 9%, n = 20). L'intossicazione da monossido di carbonio (CO) è stata riscontrata nel 5,32% dei casi. Tra le stagioni, abbiamo riscontrato un più alto tasso di intossicazioni in estate, ma con un aumento complessivo dell'intossicazione da CO in inverno (60%).La gravità clinica della maggior parte dei casi è stata lieve in questo studio, con il 50% (n = 99) casi ricoverati e il 50% (n = 99) dei casi trattati al pronto soccorso.La presentazione clinica era diversa in relazione alla causa dell'avvelenamento. Non ci sono stati decessi. Conclusioni. L'intossicazione acuta nell'infanzia rimane ancora un problema di salute pubblica prevenibile in tutto il mondo, compresa l'area italiana; tuttavia, i nostri risultati sembrerebbero dipingere un quadro meno preoccupante rispetto ad altri paesi, soprattutto se si considera il numero di intossicazioni acute come tentativi di suicidio tra adolescenti, un minor numero di intossicazioni gravi e l'assenza di morti. Tuttavia, l'ingestione accidentale di sostanze corrosive, detersivi e droghe rimane il primo problema di avvelenamento nei bambini piccoli e l'avvelenamento acuto da alcol e cannabis negli adolescenti lascia riflettere sull'accessibilità di queste sostanze.Il nostro studio vorrebbe essere uno stimolo per migliorare la conoscenza su questo argomento, complessivamente in Italia e in Europa dove i dati esistenti sono molto scarsi. Ultimo ma non meno importante, i nostri risultati potrebbero rappresentare uno strumento per le autorità sanitarie pubbliche per programmare interventi specifici per ridurre ulteriormente questo rischio.