The original estuarial physiognomy of the Venice lagoon was almost completely lost with the ouster of the main waterways at the time of the Serenissima to counteract landfill. In the northern lagoon, however, the residual entry of the Dese river has allowed the conservation of a relict area with a well-marked salinity gradient from the mouth to the Lido port, made dynamic by the action of the tide. In 1984-1986 the sessile and sedentary biocenosis was studied along the entire gradient. After about 30 years, a sampling campaign was carried out in the same stations in order to verify the biological response to the changes that have occurred in recent years, not least the rise in the mid-sea level and, therefore, a greater penetration of the waters. marine. In particular, my thesis has studied taxocenosis in amphipod crustaceans, normally made up of numerous species and suitable for use as an environmental descriptor. The estuarial gradient is confirmed, but its compression towards the sea is quite evident. The survey provided an opportunity for a taxonomic update of some species and for the reporting of a new allochthonous species.

La fisionomia estuariale originaria della laguna di Venezia si è quasi del tutto persa con l'estromissione dei principali corsi d'acqua ai tempi della Serenissima per contrastare l'interrimento. Nella laguna Nord, tuttavia, la residua immissione del fiume Dese ha consentito la conservazione di un'area relitta con un gradiente di salinità ben marcato dalla foce fino alla bocca di porto di Lido, reso dinamico dall'azione della marea. Nel 1984-1986 è stata studiata la biocenosi sessile e sedentaria lungo l'intero gradiente. A distanza ci circa 30 anni è stata condotta una campagna di campionamenti nelle stesse stazioni allo scopo di verificare la risposta biologica ai cambiamenti avvenuti in questi anni, non ultimo l'innalzamento del livello del medio-mare e, quindi, una maggiore penetrazione delle acque marine. In particolare, la mia tesi ha studiato la tassocenosi a crostacei anfipodi, normalmente costituita da numerose specie e adatta ad essere utilizzata come descrittore ambientale. Il gradiente estuariale è confermato, ma risulta abbastanza evidente una sua compressione verso mare. L'indagine ha fornito l'occasione per un aggiornamento tassonomico di talune specie e per la segnalazione di una nuova specie alloctona.

Il gradiente estuariale del fiume Dese nella Laguna di Venezia trent'anni dopo: la risposta della tassocenosi di crostacei anfipodi.

STROZZI, CHIARA
2019/2020

Abstract

The original estuarial physiognomy of the Venice lagoon was almost completely lost with the ouster of the main waterways at the time of the Serenissima to counteract landfill. In the northern lagoon, however, the residual entry of the Dese river has allowed the conservation of a relict area with a well-marked salinity gradient from the mouth to the Lido port, made dynamic by the action of the tide. In 1984-1986 the sessile and sedentary biocenosis was studied along the entire gradient. After about 30 years, a sampling campaign was carried out in the same stations in order to verify the biological response to the changes that have occurred in recent years, not least the rise in the mid-sea level and, therefore, a greater penetration of the waters. marine. In particular, my thesis has studied taxocenosis in amphipod crustaceans, normally made up of numerous species and suitable for use as an environmental descriptor. The estuarial gradient is confirmed, but its compression towards the sea is quite evident. The survey provided an opportunity for a taxonomic update of some species and for the reporting of a new allochthonous species.
2019
The estuarial gradient of the Dese river in the Venice Lagoon thirty years later: the response of the taxocenosis of amphipod crustaceans.
La fisionomia estuariale originaria della laguna di Venezia si è quasi del tutto persa con l'estromissione dei principali corsi d'acqua ai tempi della Serenissima per contrastare l'interrimento. Nella laguna Nord, tuttavia, la residua immissione del fiume Dese ha consentito la conservazione di un'area relitta con un gradiente di salinità ben marcato dalla foce fino alla bocca di porto di Lido, reso dinamico dall'azione della marea. Nel 1984-1986 è stata studiata la biocenosi sessile e sedentaria lungo l'intero gradiente. A distanza ci circa 30 anni è stata condotta una campagna di campionamenti nelle stesse stazioni allo scopo di verificare la risposta biologica ai cambiamenti avvenuti in questi anni, non ultimo l'innalzamento del livello del medio-mare e, quindi, una maggiore penetrazione delle acque marine. In particolare, la mia tesi ha studiato la tassocenosi a crostacei anfipodi, normalmente costituita da numerose specie e adatta ad essere utilizzata come descrittore ambientale. Il gradiente estuariale è confermato, ma risulta abbastanza evidente una sua compressione verso mare. L'indagine ha fornito l'occasione per un aggiornamento tassonomico di talune specie e per la segnalazione di una nuova specie alloctona.
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