Il mio progetto di tesi si inserisce nell’ambito del drug delivery, per il miglioramento della dissoluzione/solubilizzazione di farmaci poco solubili. Esistono certamente in ambito farmaceutico numerosi metodi per migliorare il trasporto dei farmaci, tuttavia una parte di essi è limitata dalla possibilità di solubilizzazione dello stesso farmaco, in quanto i farmaci in questione sono caratterizzati da una scarsa solubilità nei solventi protici a basso peso molecolare. Il lavoro si è concentrato sul farmaco antinfiammatorio non steroideo Tenoxicam, appartenente alla famiglia degli oxicam; il suo utilizzo è legato ai trattamenti del dolore nell'artrite reumatoide. Sono stati valutati diversi metodi per migliorare la dissoluzione del Tenoxicam e in particolare, sono stati approfonditi i sistemi di trasporto a base di Layered Double Hydroxydes (LDH) e di Hydroxyapatite (HAP). Il primo sistema studiato è stato LDH, un composto inorganico caratterizzato da una struttura a strati formati da idrossidi di cationi metallici (Al, Co, Fe, Mg, Zn,… ) tra cui è possibile intercalare delle piccole molecole come l’acqua e degli anioni (CO3 2-, NO3 -, Cl -). I legami con questi anioni sono deboli e facilmente scambiabili e questa proprietà è di particolare interesse perché viene sfruttata in diverse applicazioni, tra cui proprio il drug delivery. Nello specifico sono state provate diverse combinazioni di LDH e diversi metodi di sintesi per ottimizzare l’intercalazione del farmaco Tenoxicam all’interno dell’LDH. La sfida principale è stata rendere il farmaco solubile in forma anionica. I risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti dai composti ibridi di Zn3Al-LDH-Tenoxicam sintetizzati con il metodo di coprecipitazione. Il secondo sistema studiato è stato l’HAP, un fosfato di calcio bioassorbibile e biocompatibile dalle molteplici applicazioni biomediche; è una molecola presente anche nei tessuti organici, prevalentemente nel tessuto osseo, sottoforma di Sali di calcio. A differenza del sistema precedente, in questo caso è possibile far assorbire il farmaco in forma anionica direttamente sulla superficie della molecola. Il sistema in questione è stato ottenuto mediante il metodo di coprecipitazione e il composto ibrido è HAP-Tenoxicam. Sui campioni ottenuti sono state condotte diverse misure allo scopo di indagare l’avvenuta intercalazione oppure l’assorbimento in base al sistema in questione. Tali misure sono la diffrazione ai raggi X, l’analisi termica DSC, la spettroscopia FT-IR ed infine le misure di dissoluzione. Inoltre, sono state effettuate misure di microscopia SEM e la microanalisi EDS. Per quanto riguarda i risultati delle misure di dissoluzione sono ancora in fase di esecuzione e saranno disponibili al termine della tesi. Le applicazioni di entrambi i composti descritti rientrano evidentemente nell’ambito farmaceutico, in particolare nel settore della formulazione. Le tecnologie basate su LDH e HAP permettono un rilascio mirato e controllato dell’API nella regione target di interesse consentita dalla loro struttura che funge da vettore biocompatibile. I vantaggi legati al loro uso sono la riduzione degli effetti collaterali dovuti all’addizione di ingredienti che migliorino la solubilizzazione del farmaco, la possibile azione selettiva sulla regione target ed infine l’azione prolungata del farmaco dovuta ad un suo rilascio controllato nel tempo.
Metodi di drug delivery a confronto per uno studio applicativo del Tenoxicam
RINALDI, ALESSIA
2020/2021
Abstract
Il mio progetto di tesi si inserisce nell’ambito del drug delivery, per il miglioramento della dissoluzione/solubilizzazione di farmaci poco solubili. Esistono certamente in ambito farmaceutico numerosi metodi per migliorare il trasporto dei farmaci, tuttavia una parte di essi è limitata dalla possibilità di solubilizzazione dello stesso farmaco, in quanto i farmaci in questione sono caratterizzati da una scarsa solubilità nei solventi protici a basso peso molecolare. Il lavoro si è concentrato sul farmaco antinfiammatorio non steroideo Tenoxicam, appartenente alla famiglia degli oxicam; il suo utilizzo è legato ai trattamenti del dolore nell'artrite reumatoide. Sono stati valutati diversi metodi per migliorare la dissoluzione del Tenoxicam e in particolare, sono stati approfonditi i sistemi di trasporto a base di Layered Double Hydroxydes (LDH) e di Hydroxyapatite (HAP). Il primo sistema studiato è stato LDH, un composto inorganico caratterizzato da una struttura a strati formati da idrossidi di cationi metallici (Al, Co, Fe, Mg, Zn,… ) tra cui è possibile intercalare delle piccole molecole come l’acqua e degli anioni (CO3 2-, NO3 -, Cl -). I legami con questi anioni sono deboli e facilmente scambiabili e questa proprietà è di particolare interesse perché viene sfruttata in diverse applicazioni, tra cui proprio il drug delivery. Nello specifico sono state provate diverse combinazioni di LDH e diversi metodi di sintesi per ottimizzare l’intercalazione del farmaco Tenoxicam all’interno dell’LDH. La sfida principale è stata rendere il farmaco solubile in forma anionica. I risultati più soddisfacenti sono stati ottenuti dai composti ibridi di Zn3Al-LDH-Tenoxicam sintetizzati con il metodo di coprecipitazione. Il secondo sistema studiato è stato l’HAP, un fosfato di calcio bioassorbibile e biocompatibile dalle molteplici applicazioni biomediche; è una molecola presente anche nei tessuti organici, prevalentemente nel tessuto osseo, sottoforma di Sali di calcio. A differenza del sistema precedente, in questo caso è possibile far assorbire il farmaco in forma anionica direttamente sulla superficie della molecola. Il sistema in questione è stato ottenuto mediante il metodo di coprecipitazione e il composto ibrido è HAP-Tenoxicam. Sui campioni ottenuti sono state condotte diverse misure allo scopo di indagare l’avvenuta intercalazione oppure l’assorbimento in base al sistema in questione. Tali misure sono la diffrazione ai raggi X, l’analisi termica DSC, la spettroscopia FT-IR ed infine le misure di dissoluzione. Inoltre, sono state effettuate misure di microscopia SEM e la microanalisi EDS. Per quanto riguarda i risultati delle misure di dissoluzione sono ancora in fase di esecuzione e saranno disponibili al termine della tesi. Le applicazioni di entrambi i composti descritti rientrano evidentemente nell’ambito farmaceutico, in particolare nel settore della formulazione. Le tecnologie basate su LDH e HAP permettono un rilascio mirato e controllato dell’API nella regione target di interesse consentita dalla loro struttura che funge da vettore biocompatibile. I vantaggi legati al loro uso sono la riduzione degli effetti collaterali dovuti all’addizione di ingredienti che migliorino la solubilizzazione del farmaco, la possibile azione selettiva sulla regione target ed infine l’azione prolungata del farmaco dovuta ad un suo rilascio controllato nel tempo.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/13622