Romani is an Indo-Aryan language spoken by several million individuals who designate themselves, mainly but not only, with the ethnonym Rom. These are populations originating from central-northern India, which around the first half of the first millennium AD. have initiated, for little known reasons, a migration to Europe. The traces of this journey are present in the lexicon borrowed from the languages ​​of the countries crossed and partly preserved in the Romani varieties currently spoken. Romani is a non-territorialized language, in the sense that it is spoken on a very large and discontinuous territory that covers the whole of Europe, with a core-area in the Balkans where Roma communities are more numerous. Romani-speaking communities are also present in South and North America and Australia, following further migration from Europe. By virtue of this territorial fragmentation, Romani is today divided into numerous dialects, each of which is strongly influenced by the respective language (s) of contact; for this reason, the study of Romani varieties is of great interest in the context of contact linguistics. Romani is also an important resource for sociolinguistic studies, both for the particular attitude, prestige and distrust that Roma show towards their own code, and for their nature as multilingual speakers.

La presente tesi si propone di indagare la siuazione sociolinguistica della lingua romaní, con particolare attenzione al contesto italiano. La romaní è una lingua indoaria parlata da diversi milioni di individui che si autodesignano, principalmente ma non solo, con l’etnonimo Rom. Si tratta di popolazioni originarie dell’India centro-settentrionale, che attorno alla prima metà del I millennio d.C. hanno avviato, per ragioni poco note, una migrazione verso l’Europa. Le tracce di questo viaggio sono presenti nel lessico preso a prestito dalle lingue dei paesi di volta in volta attraversati e in parte conservato nelle varietà romaní parlate attualmente. La romaní è una lingua non territorializzata, nel senso che è parlata su un territorio molto vasto e discontinuo che copre l’intera Europa, con una core-area nei Balcani in cui le comunità Rom sono più numerose, più densamente distribuite e hanno quindi meglio conservato il proprio idioma; comunità parlanti romaní sono presenti anche in America meridionale e settentrionale e in Australia, in seguito a ulteriori migrazioni dall’Europa. In virtù di questa frammentazione territoriale, la romaní si presenta ad oggi divisa in numerosi dialetti, ciascuno dei quali è fortemente influenzato dalla/e rispettiva/e lingua/e di contatto; per questa ragione, lo studio delle varietà romaní risulta di grande interesse nell’ambito della linguistica del contatto. Anche per gli studi di sociolinguistica la romaní è una risorsa importante, sia per la particolare attitudine, di prestigio e sfiducia insieme, che i Rom mostrano nei confronti del proprio codice, sia per la loro natura di parlanti multilingui. Su scala internazionale, alcuni contributi di altissimo livello sulla linguistica romaní sono legati, in partiolare, al nome di Yaron Matras. Tale ambito di ricerca, invece, è del tutto marginale nel panorama accademico italiano, in cui spiccano soltanto i preziosi contributi di Andrea Scala.

La romanì in Italia. Un'indagine sociolinguistica.

FORLANO, MARCO
2020/2021

Abstract

Romani is an Indo-Aryan language spoken by several million individuals who designate themselves, mainly but not only, with the ethnonym Rom. These are populations originating from central-northern India, which around the first half of the first millennium AD. have initiated, for little known reasons, a migration to Europe. The traces of this journey are present in the lexicon borrowed from the languages ​​of the countries crossed and partly preserved in the Romani varieties currently spoken. Romani is a non-territorialized language, in the sense that it is spoken on a very large and discontinuous territory that covers the whole of Europe, with a core-area in the Balkans where Roma communities are more numerous. Romani-speaking communities are also present in South and North America and Australia, following further migration from Europe. By virtue of this territorial fragmentation, Romani is today divided into numerous dialects, each of which is strongly influenced by the respective language (s) of contact; for this reason, the study of Romani varieties is of great interest in the context of contact linguistics. Romani is also an important resource for sociolinguistic studies, both for the particular attitude, prestige and distrust that Roma show towards their own code, and for their nature as multilingual speakers.
2020
Romani in Italy. A sociolinguistic analysis.
La presente tesi si propone di indagare la siuazione sociolinguistica della lingua romaní, con particolare attenzione al contesto italiano. La romaní è una lingua indoaria parlata da diversi milioni di individui che si autodesignano, principalmente ma non solo, con l’etnonimo Rom. Si tratta di popolazioni originarie dell’India centro-settentrionale, che attorno alla prima metà del I millennio d.C. hanno avviato, per ragioni poco note, una migrazione verso l’Europa. Le tracce di questo viaggio sono presenti nel lessico preso a prestito dalle lingue dei paesi di volta in volta attraversati e in parte conservato nelle varietà romaní parlate attualmente. La romaní è una lingua non territorializzata, nel senso che è parlata su un territorio molto vasto e discontinuo che copre l’intera Europa, con una core-area nei Balcani in cui le comunità Rom sono più numerose, più densamente distribuite e hanno quindi meglio conservato il proprio idioma; comunità parlanti romaní sono presenti anche in America meridionale e settentrionale e in Australia, in seguito a ulteriori migrazioni dall’Europa. In virtù di questa frammentazione territoriale, la romaní si presenta ad oggi divisa in numerosi dialetti, ciascuno dei quali è fortemente influenzato dalla/e rispettiva/e lingua/e di contatto; per questa ragione, lo studio delle varietà romaní risulta di grande interesse nell’ambito della linguistica del contatto. Anche per gli studi di sociolinguistica la romaní è una risorsa importante, sia per la particolare attitudine, di prestigio e sfiducia insieme, che i Rom mostrano nei confronti del proprio codice, sia per la loro natura di parlanti multilingui. Su scala internazionale, alcuni contributi di altissimo livello sulla linguistica romaní sono legati, in partiolare, al nome di Yaron Matras. Tale ambito di ricerca, invece, è del tutto marginale nel panorama accademico italiano, in cui spiccano soltanto i preziosi contributi di Andrea Scala.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1374