In the last decades, the Italian social and political scene has had to face a significant change, determined by the ever-growing immigrant component in the country. This phenomenon has favored the inclusion of a multitude of languages and cultures in a sociolinguistic system which was already extremely varied. The present study therefore aims to investigate the role of the linguistic component in the construction of the identity of the second generations: this definition refers to those born in Italy from foreign parents and to immigrants who arrived in Italy before reaching the age of majority. The first chapter investigates the main psychological, demographic, political and anthropological components that accompany every migratory movement, together with a historical account of the migratory story on Italian territory. In order to frame the phenomenon in a broader and more accurate context, several factors that may or may not facilitate the integration of subjects in the host country are also presented, such as the family, the peer group, the school and institutions in general. However, a prominent role is played by languages, around which the second chapter is developed: languages represent the first cognitive and communicative universe of every human being, through languages we understand the world, establish relationships and act as social actors. In this sense, therefore, each person's linguistic repertoire becomes a fundamental component for the definition of one's ego and the construction of identity. In a migratory context, however, such a delicate operation necessarily becomes more unstable, since the subjects involved find themselves living in a borderland that exposes them to continuous cultural and linguistic influences coming from the realities with which they interact. This process is particularly critical during adolescence, an age characterized by strong changes that contribute to increasing the difficulties faced by all boys and girls, foreigners or not. In the third chapter, then, we specifically investigate linguistic repertoires, problems related to L2 learning, attitudes towards Italian and the language of origin, on the basis of semi-structured interviews conducted with eleven second-generation subjects. In this way, the role of Italian and other languages in the construction of ties with family, friends and teachers is explored, as well as the importance of languages in each subject's self-perception; the way in which these languages interact or hinder each other in daily life and whether or not they add value to each person's expressive potential.

Negli ultimi decenni la scena sociale e politica italiana ha dovuto affrontare un cambiamento significativo, determinato dalla sempre crescente componente immigrata nel Paese. Tale fenomeno ha favorito l’inserimento di una moltitudine di lingue e culture in un sistema sociolinguistico già di per sé estremamente variegato. Il presente studio vuole allora indagare il ruolo della componente linguistica nella costruzione identitaria delle seconde generazioni: questa definizione si riferisce ai nati in Italia da genitori stranieri e agli immigrati arrivati in Italia prima della maggiore età. Nel primo capitolo si indagano le principali componenti psicologiche, demografiche, politiche e antropologiche che accompagnano ogni movimento migratorio, insieme a un resoconto storico della vicenda migratoria sul territorio italiano. Per l’inquadramento del fenomeno in un contesto più ampio e accurato sono inoltre presentati diversi fattori che potrebbero facilitare o meno l’integrazione dei soggetti nel Paese d’accoglienza, quali la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola e le istituzioni in generale. Un ruolo preminente è però ricoperto dalle lingue, attorno a cui si sviluppa tutto il secondo capitolo: le lingue rappresentano il primo universo conoscitivo e comunicativo di ogni essere umano, con le lingue si comprende il mondo, si instaurano relazioni e si agisce in quanto attori sociali. In questo senso, dunque, il repertorio linguistico di ciascuno diviene una componente fondamentale per la definizione del proprio io e la costruzione identitaria. In contesto migratorio, però, un’operazione tanto delicata diventa necessariamente più instabile, dal momento che i soggetti coinvolti si trovano a vivere in una terra di frontiera che li espone a continui influssi culturali e linguistici provenienti dalle realtà con cui interagiscono. Tale processo risulta particolarmente critico durante l’adolescenza, età caratterizzata da forti cambiamenti che contribuiscono ad accrescere le difficoltà che affrontano tutti i ragazzi e le ragazze, stranieri e non. Nel terzo capitolo s’indagano allora nello specifico i repertori linguistici, le problematiche legate all’apprendimento della L2, gli atteggiamenti verso l’italiano e la lingua d’origine, sulla base di interviste semi strutturate condotte con undici soggetti di seconda generazione. In questo modo si approfondisce il ruolo dell’italiano e delle altre lingue nella costruzione di legami con familiari, amici, insegnanti, e l’importanza che le lingue rivestono nella percezione che ogni soggetto ha di sé; il modo in cui queste lingue interagiscono o si ostacolano nella vita quotidiana e se esse aggiungono valore o meno alle potenzialità espressive di ognuno.

Lingua e identità delle seconde generazioni nell'Italia plurilingue

ARENA, ELENA
2020/2021

Abstract

In the last decades, the Italian social and political scene has had to face a significant change, determined by the ever-growing immigrant component in the country. This phenomenon has favored the inclusion of a multitude of languages and cultures in a sociolinguistic system which was already extremely varied. The present study therefore aims to investigate the role of the linguistic component in the construction of the identity of the second generations: this definition refers to those born in Italy from foreign parents and to immigrants who arrived in Italy before reaching the age of majority. The first chapter investigates the main psychological, demographic, political and anthropological components that accompany every migratory movement, together with a historical account of the migratory story on Italian territory. In order to frame the phenomenon in a broader and more accurate context, several factors that may or may not facilitate the integration of subjects in the host country are also presented, such as the family, the peer group, the school and institutions in general. However, a prominent role is played by languages, around which the second chapter is developed: languages represent the first cognitive and communicative universe of every human being, through languages we understand the world, establish relationships and act as social actors. In this sense, therefore, each person's linguistic repertoire becomes a fundamental component for the definition of one's ego and the construction of identity. In a migratory context, however, such a delicate operation necessarily becomes more unstable, since the subjects involved find themselves living in a borderland that exposes them to continuous cultural and linguistic influences coming from the realities with which they interact. This process is particularly critical during adolescence, an age characterized by strong changes that contribute to increasing the difficulties faced by all boys and girls, foreigners or not. In the third chapter, then, we specifically investigate linguistic repertoires, problems related to L2 learning, attitudes towards Italian and the language of origin, on the basis of semi-structured interviews conducted with eleven second-generation subjects. In this way, the role of Italian and other languages in the construction of ties with family, friends and teachers is explored, as well as the importance of languages in each subject's self-perception; the way in which these languages interact or hinder each other in daily life and whether or not they add value to each person's expressive potential.
2020
Language and identity of second generations in multilingual Italy
Negli ultimi decenni la scena sociale e politica italiana ha dovuto affrontare un cambiamento significativo, determinato dalla sempre crescente componente immigrata nel Paese. Tale fenomeno ha favorito l’inserimento di una moltitudine di lingue e culture in un sistema sociolinguistico già di per sé estremamente variegato. Il presente studio vuole allora indagare il ruolo della componente linguistica nella costruzione identitaria delle seconde generazioni: questa definizione si riferisce ai nati in Italia da genitori stranieri e agli immigrati arrivati in Italia prima della maggiore età. Nel primo capitolo si indagano le principali componenti psicologiche, demografiche, politiche e antropologiche che accompagnano ogni movimento migratorio, insieme a un resoconto storico della vicenda migratoria sul territorio italiano. Per l’inquadramento del fenomeno in un contesto più ampio e accurato sono inoltre presentati diversi fattori che potrebbero facilitare o meno l’integrazione dei soggetti nel Paese d’accoglienza, quali la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola e le istituzioni in generale. Un ruolo preminente è però ricoperto dalle lingue, attorno a cui si sviluppa tutto il secondo capitolo: le lingue rappresentano il primo universo conoscitivo e comunicativo di ogni essere umano, con le lingue si comprende il mondo, si instaurano relazioni e si agisce in quanto attori sociali. In questo senso, dunque, il repertorio linguistico di ciascuno diviene una componente fondamentale per la definizione del proprio io e la costruzione identitaria. In contesto migratorio, però, un’operazione tanto delicata diventa necessariamente più instabile, dal momento che i soggetti coinvolti si trovano a vivere in una terra di frontiera che li espone a continui influssi culturali e linguistici provenienti dalle realtà con cui interagiscono. Tale processo risulta particolarmente critico durante l’adolescenza, età caratterizzata da forti cambiamenti che contribuiscono ad accrescere le difficoltà che affrontano tutti i ragazzi e le ragazze, stranieri e non. Nel terzo capitolo s’indagano allora nello specifico i repertori linguistici, le problematiche legate all’apprendimento della L2, gli atteggiamenti verso l’italiano e la lingua d’origine, sulla base di interviste semi strutturate condotte con undici soggetti di seconda generazione. In questo modo si approfondisce il ruolo dell’italiano e delle altre lingue nella costruzione di legami con familiari, amici, insegnanti, e l’importanza che le lingue rivestono nella percezione che ogni soggetto ha di sé; il modo in cui queste lingue interagiscono o si ostacolano nella vita quotidiana e se esse aggiungono valore o meno alle potenzialità espressive di ognuno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1453