Lo studio affrontato nel presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto di studio a lungo termine sullo stambecco alpino (Capra ibex), condotto a partire dal 1994 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, e più in particolare in Valsavarenche (AO). Tale progetto è volto ad approfondire le conoscenze sull’ecologia, l’etologia, la genetica dello stambecco alpino e prevede la raccolta di dati attraverso attività di campo che si svolgono da maggio a settembre, presso l’area di studio di Levionaz. Nel nostro caso, le indagini sono state svolte con la finalità di esaminare la qualità della dieta dello stambecco alpino e le relazioni che la specie intrattiene con il proprio ambiente. In particolare, l’obiettivo ultimo di questo lavoro è stato individuare quali, tra le variabili ambientali considerate, siano quelle che influiscono maggiormente sulla massa corporea degli individui. La prima parte di questo elaborato ha riguardato l’analisi della fenologia e della produttività delle praterie alpine nel corso del tempo, utilizzando dati NDVI relativi al periodo 2015-2022. La settimana in cui è stato raggiunto il valore massimo di NDVI ogni anno, che rappresenta il momento di massima produttività stagionale delle piante, è risultata essere spostata di anno in anno, senza però mostrare una tendenza ben definita. Successivamente, ci siamo serviti di campioni di vegetazione, prelevati nell’area di studio nel medesimo periodo, per analizzare le variazioni stagionali della qualità nutrizionale del foraggio, attraverso la tecnica di analisi NIRS. Secondo i risultati ottenuti, il contenuto di proteine grezze dei campioni di vegetazione diminuisce durante la stagione di crescita della vegetazione, mentre le componenti fibrose (NDF, ADF) tendono ad aumentare. I risultati hanno altresì rivelato che gli andamenti stagionali dei contenuti nutrizionali del foraggio mostrano una certa variabilità interannuale, ma anche in questo caso non è stato identificato alcun trend preciso. Tuttavia, è emerso che la durata del periodo di crescita delle piante sembra essersi allungata in maniera significativa dal 2015 al 2022. La seguente parte del lavoro si è focalizzata sull’analisi dell’accrescimento ponderale degli individui di stambecco alpino durante l’estate, in relazione a variabili ambientali quali qualità del foraggio, parametri meteo-climatici e densità di popolazione. I risultati ottenuti hanno dimostrato che la massa degli individui in primavera è influenzata dalle condizioni di nevosità e temperatura che gli animali fronteggiano durante l’inverno precedente e la primavera stessa, mentre la massa alla fine dell’estate e l’accrescimento ponderale percentuale dipendono essenzialmente dalla massa iniziale degli individui e dal livello medio di proteine contenute nella vegetazione nel corso della stagione estiva, ossia dalla qualità nutrizionale del foraggio.
Effetto delle condizioni ambientali sulla massa corporea dei maschi di Stambecco alpino (Capra ibex)
CELLA, ILARIA
2021/2022
Abstract
Lo studio affrontato nel presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto di studio a lungo termine sullo stambecco alpino (Capra ibex), condotto a partire dal 1994 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, e più in particolare in Valsavarenche (AO). Tale progetto è volto ad approfondire le conoscenze sull’ecologia, l’etologia, la genetica dello stambecco alpino e prevede la raccolta di dati attraverso attività di campo che si svolgono da maggio a settembre, presso l’area di studio di Levionaz. Nel nostro caso, le indagini sono state svolte con la finalità di esaminare la qualità della dieta dello stambecco alpino e le relazioni che la specie intrattiene con il proprio ambiente. In particolare, l’obiettivo ultimo di questo lavoro è stato individuare quali, tra le variabili ambientali considerate, siano quelle che influiscono maggiormente sulla massa corporea degli individui. La prima parte di questo elaborato ha riguardato l’analisi della fenologia e della produttività delle praterie alpine nel corso del tempo, utilizzando dati NDVI relativi al periodo 2015-2022. La settimana in cui è stato raggiunto il valore massimo di NDVI ogni anno, che rappresenta il momento di massima produttività stagionale delle piante, è risultata essere spostata di anno in anno, senza però mostrare una tendenza ben definita. Successivamente, ci siamo serviti di campioni di vegetazione, prelevati nell’area di studio nel medesimo periodo, per analizzare le variazioni stagionali della qualità nutrizionale del foraggio, attraverso la tecnica di analisi NIRS. Secondo i risultati ottenuti, il contenuto di proteine grezze dei campioni di vegetazione diminuisce durante la stagione di crescita della vegetazione, mentre le componenti fibrose (NDF, ADF) tendono ad aumentare. I risultati hanno altresì rivelato che gli andamenti stagionali dei contenuti nutrizionali del foraggio mostrano una certa variabilità interannuale, ma anche in questo caso non è stato identificato alcun trend preciso. Tuttavia, è emerso che la durata del periodo di crescita delle piante sembra essersi allungata in maniera significativa dal 2015 al 2022. La seguente parte del lavoro si è focalizzata sull’analisi dell’accrescimento ponderale degli individui di stambecco alpino durante l’estate, in relazione a variabili ambientali quali qualità del foraggio, parametri meteo-climatici e densità di popolazione. I risultati ottenuti hanno dimostrato che la massa degli individui in primavera è influenzata dalle condizioni di nevosità e temperatura che gli animali fronteggiano durante l’inverno precedente e la primavera stessa, mentre la massa alla fine dell’estate e l’accrescimento ponderale percentuale dipendono essenzialmente dalla massa iniziale degli individui e dal livello medio di proteine contenute nella vegetazione nel corso della stagione estiva, ossia dalla qualità nutrizionale del foraggio.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14983