Studi di Futuro e Strategic Foresight: metodi e strumenti

The following work is composed of seven chapters and leads to the drafting of a compilation thesis whose purpose is to investigate with particular attention the theme of strategic foresight through a collection of data and documents. The objectives that the text in question aims to achieve are of a different nature. The first chapter examines the development of strategic foresight; more precisely, it analyses the term by retracing its origins, alongside the description of two other themes, which are that of forecasting and scenario. Through the second chapter, instead, the objective of the investigation was set that of the so-called Futures Studies through an in-depth analysis of Joseph Voros' Cone of Futures, and to delve into the variety of the aforementioned by comparing the concepts of exploratory foresight and normative foresight and those of forecasting and foresight. Following this, the third chapter is aimed at listing and explaining specifically the forecasting methods (qualitative, quantitative and semi-quantitative) that Rafael Popper included within the Foresight Diamond during his studies. The fourth chapter is entirely focused on the central role that international and non-governmental organizations play in relation to strategic foresight and its development. More precisely, it takes into consideration the role played by NATO, the European Union and the OECD. Subsequently, the fifth chapter analyses the case study of Finland. Through this chapter, an investigation is carried out aimed at studying the reference environment of a country like Finland and how it implements and operates through strategic foresight, making predictions and facing uncertain challenges. The penultimate chapter, namely the sixth, deals with the way in which strategic foresight as a tool is used in Italy within the various ministries of reference: the Ministry of the Environment, the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, the Ministry of Economy and Finance, the Ministry of Defence. Finally, the last and seventh chapter deals with analysing the set of benefits and limitations that derive from a full use of this tool.

L’elaborato che segue si compone di sette capitoli e porta alla stesura di una tesi compilativa il cui scopo è quello di indagare con particolare attenzione il tema dello strategic foresight attraverso una raccolta di dati e documenti. Gli obiettivi che il testo in questione si pone di raggiungere sono di diversa natura. Il primo capitolo esamina lo sviluppo dello strategic foresight; più precisamente ne analizza il termine ripercorrendo le sue origini, affiancandolo alla descrizione di altri due temi, i quali sono quello del forecast e dello scenario. Attraverso il secondo capitolo, invece, si è posto come obiettivo di indagine quello dei c.d. Futures Studies attraverso un’analisi approfondita del Cono dei Futuri di Joseph Voros, e di approfondire la varietà dei suddetti mettendo a confronto i concetti di foresight esplorativo e foresight normativo e quelli di forecast e foresight. A seguire, il terzo capitolo è finalizzato a elencare e spiegare nello specifico i metodi di previsione (qualitativi, quantitativi e semi – quantitativi) che Rafael Popper ha inserito all’interno del Foresight Diamond nel corso dei suoi studi. Il quarto capitolo è interamente focalizzato sul ruolo centrale che svolgono le organizzazioni internazionali e non governative in rapporto allo strategic foresight e al suo sviluppo. Più precisamente, prende in considerazione il ruolo svolto da NATO, Unione Europea e OCSE. Successivamente, il quinto capitolo prende in analisi il caso studio della Finlandia. Attraverso il capitolo in questione si attua un’indagine volta allo studio dell’ambiente di riferimento di un paese come la Finlandia e di come questa mette in atto e opera tramite la previsione strategica, facendo previsioni e affrontando sfide incerte. Il penultimo capitolo, ovvero il sesto, tratta il modo in cui la previsione strategica in quanto strumento viene utilizzata in Italia all’interno dei vari ministeri di riferimento: il Ministero dell’Ambiente, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero della Difesa. Infine, l’ultimo e settimo capitolo si occupa di prendere in analisi l’insieme dei benefici e dei limiti che derivano da un utilizzo pieno di questo strumento.