L’obiettivo della presente tesi di laurea è di analizzare l’abuso di posizione dominante nel contesto della cd. standardizzazione di diritto e volontaria. Nel primo capitolo muoverò dal presupposto secondo cui l’abuso di posizione dominante costituisce una clausola generale, evidenziando che cosa questo significa e analizzando in che modo la giurisprudenza, segnatamente quella della Corte di giustizia dell’Unione europea, ha svolto l’integrazione valutativa di tale clausola generale. A tal fine, osserverò anzitutto siffatta integrazione in termini generali, con riferimento ai due sintagmi valutativi che compongono la clausola stessa, vale a dire le nozioni di posizione dominante e di abuso. Successivamente, prenderò in considerazione specifiche fenomenologie di abuso costruite dalla Corte di giustizia, la scelta delle quali dipende dalla loro potenziale rilevanza nel contesto sopracitato: mi riferisco al rifiuto di contrattare, al rifiuto di concedere in licenza diritti di proprietà intellettuale ed al contenzioso vessatorio. Nel secondo capitolo, dopo aver sinteticamente introdotto la standardizzazione, specialmente quella di diritto e volontaria, ed esaminato i suoi principali problemi, mi soffermerò sulla natura essenziale del brevetto e sull’impegno a concedere licenza a condizioni FRAND (acronimo di “Fair, Reasonable and Non Discriminatory”), peculiarità che escludono la possibilità di applicare le fenomenologie di abuso anzidette, nonostante la loro ipotetica pertinenza. Analizzerò quindi la fenomenologia di abuso elaborata dalla Corte di giustizia, rectius: le fenomenologie, se è vero che è possibile operare una divisio maior fondata sui due specifici obblighi che incombono sui titolari di un SEP (acronimo di: “Standard Essential Patent”). In particolare, considererò da un lato gli abusi relativi alla cd. disclosing obligation, dall’altro quelli riferiti alla cd. FRAND licensing obligation, soffermandomi, rispettivamente, sull’imboscata brevettuale e sull’esperimento di un’azione inibitoria. Non anticipo le brevi conclusioni che mi sembra di poter raccogliere da questo percorso, se non per evidenziare fin da subito la centralità che, nell’ambito di un diritto degli abusi di posizione dominante costruito quale clausola generale, riveste il processo di bilanciamento. Esso si articola su quattro piani distinti ma connessi: 1) interessi; 2) diritti e libertà fondamentali; 3) effetti; 4) rimedi.

L'abuso di posizione dominante quale clausola generale: tecniche di bilanciamento nel contesto degli standard essential patents

GITTI, LORENZO
2024/2025

Abstract

L’obiettivo della presente tesi di laurea è di analizzare l’abuso di posizione dominante nel contesto della cd. standardizzazione di diritto e volontaria. Nel primo capitolo muoverò dal presupposto secondo cui l’abuso di posizione dominante costituisce una clausola generale, evidenziando che cosa questo significa e analizzando in che modo la giurisprudenza, segnatamente quella della Corte di giustizia dell’Unione europea, ha svolto l’integrazione valutativa di tale clausola generale. A tal fine, osserverò anzitutto siffatta integrazione in termini generali, con riferimento ai due sintagmi valutativi che compongono la clausola stessa, vale a dire le nozioni di posizione dominante e di abuso. Successivamente, prenderò in considerazione specifiche fenomenologie di abuso costruite dalla Corte di giustizia, la scelta delle quali dipende dalla loro potenziale rilevanza nel contesto sopracitato: mi riferisco al rifiuto di contrattare, al rifiuto di concedere in licenza diritti di proprietà intellettuale ed al contenzioso vessatorio. Nel secondo capitolo, dopo aver sinteticamente introdotto la standardizzazione, specialmente quella di diritto e volontaria, ed esaminato i suoi principali problemi, mi soffermerò sulla natura essenziale del brevetto e sull’impegno a concedere licenza a condizioni FRAND (acronimo di “Fair, Reasonable and Non Discriminatory”), peculiarità che escludono la possibilità di applicare le fenomenologie di abuso anzidette, nonostante la loro ipotetica pertinenza. Analizzerò quindi la fenomenologia di abuso elaborata dalla Corte di giustizia, rectius: le fenomenologie, se è vero che è possibile operare una divisio maior fondata sui due specifici obblighi che incombono sui titolari di un SEP (acronimo di: “Standard Essential Patent”). In particolare, considererò da un lato gli abusi relativi alla cd. disclosing obligation, dall’altro quelli riferiti alla cd. FRAND licensing obligation, soffermandomi, rispettivamente, sull’imboscata brevettuale e sull’esperimento di un’azione inibitoria. Non anticipo le brevi conclusioni che mi sembra di poter raccogliere da questo percorso, se non per evidenziare fin da subito la centralità che, nell’ambito di un diritto degli abusi di posizione dominante costruito quale clausola generale, riveste il processo di bilanciamento. Esso si articola su quattro piani distinti ma connessi: 1) interessi; 2) diritti e libertà fondamentali; 3) effetti; 4) rimedi.
2024
Abuse of dominant position as a general clause: balancing techniques in the context of standard essential patents
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/29607