Suicide is the fourth cause of male deaths among 15 - 19 years old (UNICEF, WHO, 2021) after road injury, tuberculosis, interpersonal violence; it is the third cause of death for girls. It's crucial to think about suicide's prevention in order to protect adolescents. The aim of this study is to explore the experiences of parents with adolescent sons and daughters (13-17 anni) to understand which strategies are the best to be used in educative context regarding the support of adolescents during times of discomfort and the prevention of suicidal crisis. A semi-structured qualitative-phenomenological interview has been administered to a cohort of eight parents (4M, 4F): IPA (interpetative phenomenological analysis) method was then used to perform analysis. The study found that parents would be interested to talk with their family about suicide but sometimes they feel like they don't have skills to do it in the most efficient way. It seems that in families, emotive comprehension and communication are perceived as protective factors against suicide thoughts and behaviors, althought there is a struggle in dealing with adolescent emancipation from family and a lack of understanding due to generational gap (generational bias) linked to adolescence problems. Regarding educational agencies, parents believe that they should set goals less oriented toward performance and more focused in promoteing the development of skills and abilities of the young ones. Key words: suicide, adolescent, prevention, family.

Il suicidio è la quarta causa di morte nella fascia d'età che va dai 15 ai 19 anni per i maschi (UNICEF, WHO, 2021), dopo gli incidenti stradali, la tubercolosi e la violenza interpersonale, la terza per le femmine. è oramai evidente che sono indispensabili azioni di prevenzione per tutelare gli adolescenti. L'obiettivo di questo studio è indagare l'esperienza dei genitori di figli adolescenti (13 - 17 anni) al fine di comprendere quali sono le strategie da attuare nei contesti educativi per fornire ai più giovani le risorse per attraversare momenti di sofferenza ed, eventualmente, una crisi suicidaria. Sono stati intervistati 8 genitori (4 F, 4 M) mediante un'intervista qualitativo-fenomenologica semi-strutturata, sulla quale è stata effettuata l'analisi utilizzando il metodo IPA (interpretative phenomenological analysis). Dallo studio è emerso che i genitori vorrebbero parlare in famiglia del suicidio, ma non tutti si sentono sufficientemente competenti per affrontarlo. Sembrerebbe che nel gruppo famigliare, la comprensione emotiva e la comunicazione siano gli elementi percepiti come protettivi nei confronti di comportamenti e pensieri suicidari, unitamente a una difficoltà nella gestione dell'allontanamento del proprio figlio dal nucleo famigliare, una mancata comprensione del gap generazionale (generational bias) e delle sofferenze degli adolescenti. Per quanto concerne le agenzie educative, i genitori ritengono che esse dovrebbero adottare metodi educativi meno orientanti al risultato e finalizzati allo sviluppo di abilità e competenze. Parole chiave: suicidio, adolescenti, prevenzione, famiglia

Prevenzione del rischio suicidario in adolescenza: un'indagine fenomenologica

OSTI, VALENTINA
2022/2023

Abstract

Suicide is the fourth cause of male deaths among 15 - 19 years old (UNICEF, WHO, 2021) after road injury, tuberculosis, interpersonal violence; it is the third cause of death for girls. It's crucial to think about suicide's prevention in order to protect adolescents. The aim of this study is to explore the experiences of parents with adolescent sons and daughters (13-17 anni) to understand which strategies are the best to be used in educative context regarding the support of adolescents during times of discomfort and the prevention of suicidal crisis. A semi-structured qualitative-phenomenological interview has been administered to a cohort of eight parents (4M, 4F): IPA (interpetative phenomenological analysis) method was then used to perform analysis. The study found that parents would be interested to talk with their family about suicide but sometimes they feel like they don't have skills to do it in the most efficient way. It seems that in families, emotive comprehension and communication are perceived as protective factors against suicide thoughts and behaviors, althought there is a struggle in dealing with adolescent emancipation from family and a lack of understanding due to generational gap (generational bias) linked to adolescence problems. Regarding educational agencies, parents believe that they should set goals less oriented toward performance and more focused in promoteing the development of skills and abilities of the young ones. Key words: suicide, adolescent, prevention, family.
2022
Suicide risk prevention in adolescence: a phenomenological study
Il suicidio è la quarta causa di morte nella fascia d'età che va dai 15 ai 19 anni per i maschi (UNICEF, WHO, 2021), dopo gli incidenti stradali, la tubercolosi e la violenza interpersonale, la terza per le femmine. è oramai evidente che sono indispensabili azioni di prevenzione per tutelare gli adolescenti. L'obiettivo di questo studio è indagare l'esperienza dei genitori di figli adolescenti (13 - 17 anni) al fine di comprendere quali sono le strategie da attuare nei contesti educativi per fornire ai più giovani le risorse per attraversare momenti di sofferenza ed, eventualmente, una crisi suicidaria. Sono stati intervistati 8 genitori (4 F, 4 M) mediante un'intervista qualitativo-fenomenologica semi-strutturata, sulla quale è stata effettuata l'analisi utilizzando il metodo IPA (interpretative phenomenological analysis). Dallo studio è emerso che i genitori vorrebbero parlare in famiglia del suicidio, ma non tutti si sentono sufficientemente competenti per affrontarlo. Sembrerebbe che nel gruppo famigliare, la comprensione emotiva e la comunicazione siano gli elementi percepiti come protettivi nei confronti di comportamenti e pensieri suicidari, unitamente a una difficoltà nella gestione dell'allontanamento del proprio figlio dal nucleo famigliare, una mancata comprensione del gap generazionale (generational bias) e delle sofferenze degli adolescenti. Per quanto concerne le agenzie educative, i genitori ritengono che esse dovrebbero adottare metodi educativi meno orientanti al risultato e finalizzati allo sviluppo di abilità e competenze. Parole chiave: suicidio, adolescenti, prevenzione, famiglia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/3025