Tale elaborato ha come oggetto di analisi il ruolo persuasivo del sound design nella comunicazione pubblicitaria, con particolare attenzione all’evoluzione delle voci sintetiche generate dall’intelligenza artificiale (AI). Il corpo della tesi è composto da quattro capitoli, ciascuno dei quali è volto a indagare un aspetto chiave della relazione tra sound design, persuasione e nuove tecnologie. Il primo tratta del concetto di persuasione, dalle origini retoriche fino alla sua applicazione nella comunicazione contemporanea, soffermandosi sulle principali teorie psicologiche e sui modelli interpretativi più rilevanti. Si affrontano inoltre i risvolti etici e legali della persuasione, distinguendo tra influenza e manipolazione. Il secondo capitolo entra nel cuore della disciplina del sound design pubblicitario: è dedicato all’evoluzione del sound design, dai primi jingle radiofonici all’attuale epoca digitale, passando per l’identità sonora di marca, il marketing esperienziale e l’integrazione multisensoriale. Viene tracciato un percorso storico che mette in luce come il suono si sia trasformato da semplice supporto alla narrazione a vero e proprio strumento strategico di branding. Vengono, inoltre, presentati i fondamenti percettivi e neuroscientifici del suono, mostrando come la musica, le caratteristiche vocali e gli stimoli sonori influenzino attenzione, memoria e comportamento del consumatore. Il capitolo seguente si concentra sull’impatto delle voci sintetizzate dall’intelligenza artificiale, esaminandone le potenzialità e i limiti. Attraverso il supporto di studi scientifici e neuroscientifici, vengono analizzati aspetti quali coinvolgimento, carico cognitivo, fiducia e influenza sulle decisioni d’acquisto, fino ad affrontare le implicazioni etiche e i rischi legati al voice-cloning e all’autenticità percepita. L’ultimo capitolo è volto ad analizzare alcuni casi studio emblematici, in cui grandi aziende hanno introdotto voci AI nelle proprie campagne pubblicitarie o nei prodotti media. L’analisi comparativa permette di mettere in evidenza punti di forza e punti di debolezza nel passaggio dalle voci umane a quelle sintetiche, con particolare attenzione ai risultati in termini di performance, percezione del brand e risposta del pubblico.
IL POTERE PERSUASIVO DEL SOUND DESIGN NELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA: DALL’IDENTITÀ SONORA DI MARCA ALLE VOCI SINTETICHE AI
ANELLI, MARTINA
2024/2025
Abstract
Tale elaborato ha come oggetto di analisi il ruolo persuasivo del sound design nella comunicazione pubblicitaria, con particolare attenzione all’evoluzione delle voci sintetiche generate dall’intelligenza artificiale (AI). Il corpo della tesi è composto da quattro capitoli, ciascuno dei quali è volto a indagare un aspetto chiave della relazione tra sound design, persuasione e nuove tecnologie. Il primo tratta del concetto di persuasione, dalle origini retoriche fino alla sua applicazione nella comunicazione contemporanea, soffermandosi sulle principali teorie psicologiche e sui modelli interpretativi più rilevanti. Si affrontano inoltre i risvolti etici e legali della persuasione, distinguendo tra influenza e manipolazione. Il secondo capitolo entra nel cuore della disciplina del sound design pubblicitario: è dedicato all’evoluzione del sound design, dai primi jingle radiofonici all’attuale epoca digitale, passando per l’identità sonora di marca, il marketing esperienziale e l’integrazione multisensoriale. Viene tracciato un percorso storico che mette in luce come il suono si sia trasformato da semplice supporto alla narrazione a vero e proprio strumento strategico di branding. Vengono, inoltre, presentati i fondamenti percettivi e neuroscientifici del suono, mostrando come la musica, le caratteristiche vocali e gli stimoli sonori influenzino attenzione, memoria e comportamento del consumatore. Il capitolo seguente si concentra sull’impatto delle voci sintetizzate dall’intelligenza artificiale, esaminandone le potenzialità e i limiti. Attraverso il supporto di studi scientifici e neuroscientifici, vengono analizzati aspetti quali coinvolgimento, carico cognitivo, fiducia e influenza sulle decisioni d’acquisto, fino ad affrontare le implicazioni etiche e i rischi legati al voice-cloning e all’autenticità percepita. L’ultimo capitolo è volto ad analizzare alcuni casi studio emblematici, in cui grandi aziende hanno introdotto voci AI nelle proprie campagne pubblicitarie o nei prodotti media. L’analisi comparativa permette di mettere in evidenza punti di forza e punti di debolezza nel passaggio dalle voci umane a quelle sintetiche, con particolare attenzione ai risultati in termini di performance, percezione del brand e risposta del pubblico.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/31243