Artificial intelligence is now used on a daily basis and is accessible to everyone. It is integrated into most devices and can be accessed from multiple applications. This leads many people to use it for different tasks, to simplify them and, above all, to speed them up. One of the most requested tasks for chatbots such as ChatGPT, Gemini and You is the creation of various types of content: from email text to school essays to descriptions for social media posts. This content is now everywhere. It is therefore interesting to investigate its completeness, form and quality. This paper focuses on how the most widely used search engine today evaluates this content. Google uses various criteria to organise content on its search pages, but the main one is quality. So how does it evaluate AI-generated content? How does it rank it? Does it reward or penalise it? To investigate this question, a website was created: chefaurora.it, entirely designed and built with Aurora Web Strategist, a customised GPT trained to perform this task to the best of its ability. The site is a recipe blog by a student living away from home, where all the images, texts and part of the code used to customise it were generated using artificial intelligence. The site was made public in the first half of March. Three platforms were used to monitor the results: Google Analytics, Google Search Console and Speed Insight. Considering that it is not only the design that has an impact, but also other factors, an ad hoc marketing plan was created for promotion. In light of the results obtained so far and the planned marketing plan, it can be said with some certainty that Google does not penalise content generated by artificial intelligence as such, but evaluates it in the same way as content produced by humans. Therefore, rigorous and careful use of artificial intelligence allows for the creation of quality content. It will be interesting to see how Google will change its evaluation criteria in relation to the integration of AI into its search engine. It will also be useful to understand how this will affect the way users search for information and the value they attribute to AI-generated content.

L’intelligenza artificiale ormai viene utilizzata quotidianamente ed è alla portata di tutti. È integrata nella maggior parte dei dispositivi ed è accessibile da più applicazioni. Questo porta molte persone a usarla per compiti diversi, per semplificarli e soprattutto velocizzarli. Uno dei compiti più richiesti a chatbot come ChatGPT, Gemini e You è la creazione di contenuti di vario tipo: dal testo delle e-mail, ai saggi scolastici, fino alle descrizioni per i post social. Questi contenuti stanno ormai spopolando ovunque. Diventa quindi interessante indagarne la completezza, la forma e la qualità. In questo elaborato ci si è concentrati su come il più diffuso motore di ricerca utilizzato oggigiorno valuta questi contenuti. Google utilizza vari criteri per organizzare i contenuti nelle sue pagine di ricerca, ma il principale è la qualità. Come valuta quindi i contenuti generati dall’AI? Come li posiziona? Li valorizza o li penalizza? Per indagare la questione è stato realizzato un sito web: chefaurora.it, completamente progettato e realizzato con Aurora Web Strategist, una GPT personalizzata e istruita per svolgere al meglio questo compito. Il sito è un blog di ricette di una studentessa fuorisede, dove tutte le immagini, i testi e parte del codice per personalizzarlo sono stati generati con l’intelligenza artificiale. Il sito è stato reso pubblico nella prima metà di marzo. Per monitorare i risultati sono state utilizzate tre piattaforme: Google Analytics, Google Search Console e Speed Insight. Considerando che a influire non è solo la progettazione, ma anche altri fattori, è stato realizzato un piano marketing ad hoc per la promozione. Alla luce dei risultati ottenuti fino ad ora e del piano marketing previsto, si può affermare con una certa sicurezza che Google non penalizza i contenuti generati dall’intelligenza artificiale in quanto tali, ma li valuta come quelli prodotti dagli esseri umani. Quindi, un utilizzo rigoroso e attento dell’intelligenza artificiale permette di creare contenuti di qualità. Resta interessante approfondire come Google cambierà i suoi criteri di valutazione in relazione all’integrazione dell’AI nel motore di ricerca. Inoltre, sarà utile capire come questo influenzerà il modo di cercare informazioni e il valore attribuito ai contenuti generati dall’AI da parte degli utenti.

Contenuti web generati con il supporto dell’intelligenza artificiale e ottimizzazione per Google Search: il caso Chef Aurora

GERVASUTTI PIETROBON, ARIANNA
2024/2025

Abstract

Artificial intelligence is now used on a daily basis and is accessible to everyone. It is integrated into most devices and can be accessed from multiple applications. This leads many people to use it for different tasks, to simplify them and, above all, to speed them up. One of the most requested tasks for chatbots such as ChatGPT, Gemini and You is the creation of various types of content: from email text to school essays to descriptions for social media posts. This content is now everywhere. It is therefore interesting to investigate its completeness, form and quality. This paper focuses on how the most widely used search engine today evaluates this content. Google uses various criteria to organise content on its search pages, but the main one is quality. So how does it evaluate AI-generated content? How does it rank it? Does it reward or penalise it? To investigate this question, a website was created: chefaurora.it, entirely designed and built with Aurora Web Strategist, a customised GPT trained to perform this task to the best of its ability. The site is a recipe blog by a student living away from home, where all the images, texts and part of the code used to customise it were generated using artificial intelligence. The site was made public in the first half of March. Three platforms were used to monitor the results: Google Analytics, Google Search Console and Speed Insight. Considering that it is not only the design that has an impact, but also other factors, an ad hoc marketing plan was created for promotion. In light of the results obtained so far and the planned marketing plan, it can be said with some certainty that Google does not penalise content generated by artificial intelligence as such, but evaluates it in the same way as content produced by humans. Therefore, rigorous and careful use of artificial intelligence allows for the creation of quality content. It will be interesting to see how Google will change its evaluation criteria in relation to the integration of AI into its search engine. It will also be useful to understand how this will affect the way users search for information and the value they attribute to AI-generated content.
2024
Web content generated with the support of artificial intelligence and optimisation for Google Search: the Chef Aurora case study
L’intelligenza artificiale ormai viene utilizzata quotidianamente ed è alla portata di tutti. È integrata nella maggior parte dei dispositivi ed è accessibile da più applicazioni. Questo porta molte persone a usarla per compiti diversi, per semplificarli e soprattutto velocizzarli. Uno dei compiti più richiesti a chatbot come ChatGPT, Gemini e You è la creazione di contenuti di vario tipo: dal testo delle e-mail, ai saggi scolastici, fino alle descrizioni per i post social. Questi contenuti stanno ormai spopolando ovunque. Diventa quindi interessante indagarne la completezza, la forma e la qualità. In questo elaborato ci si è concentrati su come il più diffuso motore di ricerca utilizzato oggigiorno valuta questi contenuti. Google utilizza vari criteri per organizzare i contenuti nelle sue pagine di ricerca, ma il principale è la qualità. Come valuta quindi i contenuti generati dall’AI? Come li posiziona? Li valorizza o li penalizza? Per indagare la questione è stato realizzato un sito web: chefaurora.it, completamente progettato e realizzato con Aurora Web Strategist, una GPT personalizzata e istruita per svolgere al meglio questo compito. Il sito è un blog di ricette di una studentessa fuorisede, dove tutte le immagini, i testi e parte del codice per personalizzarlo sono stati generati con l’intelligenza artificiale. Il sito è stato reso pubblico nella prima metà di marzo. Per monitorare i risultati sono state utilizzate tre piattaforme: Google Analytics, Google Search Console e Speed Insight. Considerando che a influire non è solo la progettazione, ma anche altri fattori, è stato realizzato un piano marketing ad hoc per la promozione. Alla luce dei risultati ottenuti fino ad ora e del piano marketing previsto, si può affermare con una certa sicurezza che Google non penalizza i contenuti generati dall’intelligenza artificiale in quanto tali, ma li valuta come quelli prodotti dagli esseri umani. Quindi, un utilizzo rigoroso e attento dell’intelligenza artificiale permette di creare contenuti di qualità. Resta interessante approfondire come Google cambierà i suoi criteri di valutazione in relazione all’integrazione dell’AI nel motore di ricerca. Inoltre, sarà utile capire come questo influenzerà il modo di cercare informazioni e il valore attribuito ai contenuti generati dall’AI da parte degli utenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/31341