Accessibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale nei servizi per gli studenti dell'Università: il progetto RISID e le opportunità dei chatbot

The thesis aims to analyze the role of digital technologies in the transformation of university services, with particular attention to the applications of AI, chatbots, and proximity sensors. These innovations represent a key resource for enhancing the efficiency of information services supporting university students and for promoting greater accessibility and inclusion. After reconstructing the evolution of AI and its main applications, the work examines the regulatory framework, focusing on the General Data Protection Regulation (GDPR), the AI Act, and the European Accessibility Act, regulations that ensure the responsible development and use of new technologies in compliance with fundamental rights. Subsequently, the analysis focuses on the challenges of university services at the University of Pavia and the current support tools available to students. The study highlights the limitations and difficulties of communication channels, physical and digital accessibility, as well as the complexity of administrative procedures. In this context, the adoption of a chatbot and IoT technologies, specifically Beacons, emerges as a solution to reduce physical and digital barriers and to improve the academic community’s experience, particularly for individuals with special needs. A dedicated section is devoted to the RISID project, developed through a multidisciplinary approach with the aim of improving accessibility within the university environment. Through the use of Beacons, the SI@unipv application enables students with disabilities to navigate more autonomously, ensuring accessible routes and providing useful real-time information. However, the analysis demonstrates that these tools are not exclusively beneficial for people with disabilities, but also provide transversal advantages for the entire university community. In conclusion, the study shows that technological innovation, when guided by values of responsibility and equity, not only improves university services but also serves as a driver for building a more inclusive and accessible academic environment.

La tesi si propone di analizzare il ruolo delle tecnologie digitali nella trasformazione dei servizi universitari, con particolare attenzione alle applicazioni dell’IA, ai chatbot e alla sensoristica di prossimità. Queste innovazioni rappresentano una risorsa fondamentale per migliorare l’efficienza dei servizi informativi a supporto degli studenti universitari e per promuovere una maggiore accessibilità e inclusione. Dopo una ricostruzione dell’evoluzione dell’IA e delle sue principali applicazioni, il lavoro approfondisce il quadro normativo di riferimento, soffermandosi sul Regolamento Generale per la Protezione dei Dati (GDPR), sull’AI Act e sull’European Accessibility Act, normative che garantiscono uno sviluppo e un utilizzo responsabile delle nuove tecnologie nel rispetto dei diritti fondamentali. Successivamente, l’analisi si concentra sulle criticità dei servizi universitari dell’Università di Pavia e gli strumenti di supporto attuali rivolti agli studenti. Il lavoro mette in evidenza limiti e difficoltà dei canali comunicativi, dell’accessibilità fisica e digitale, nonché della complessità delle procedure amministrative. In tale contesto, l’adozione di un chatbot e di tecnologie dell’IoT, nello specifico i Beacons, emergono come soluzione per ridurre le barriere fisiche e digitali e per migliorare l’esperienza della comunità accademica, soprattutto per le persone con bisogni speciali. Un approfondimento è dedicato al progetto RISID, nato da un approccio multidisciplinare con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità nell’ambiente universitario. Grazie all’uso di Beacons, l’applicazione SI@unipv, consente a studenti con disabilità di orientarsi con maggiore autonomia, garantendo percorsi accessibili e fornendo informazioni utili in tempo reale. Tuttavia, l’analisi dimostra come tali strumenti non siano utili esclusivamente alle persone con disabilità, ma offrano benefici trasversali a tutta la comunità universitaria. In conclusione, emerge come l’innovazione tecnologica, se guidata da valori di responsabilità ed equità, non si limita esclusivamente a migliorare i servizi universitari, ma diventa anche una leva per costruire un contesto accademico più inclusivo e accessibile.