L’estetica si configura come una forza motivazionale primaria all’interno del comportamento di consumo umano, radicata in profondi meccanismi neurobiologici ed evolutivi, ben oltre le convenzioni culturali o i giudizi superficiali. Nel dibattito contemporaneo, spesso si sostiene che la “sostanza” di un prodotto debba prevalere sull’apparenza; tuttavia, le evidenze neuroscientifiche dimostrano che circa il 70% dei recettori sensoriali dell’essere umano è dedicato alla ricezione di stimoli visivi e più della metà delle risorse cerebrali viene impiegata nell’elaborazione delle immagini. Partendo da questo presupposto, questa tesi sostiene che il giudizio estetico e il bisogno innato di armonia rappresentano alcuni dei driver più potenti alla base delle scelte di consumo, incidendo profondamente sulla costruzione dell’identità di marca e sulla fidelizzazione. Il primo capitolo indaga i fondamenti neurobiologici e psicologici dell’attrazione estetica, evidenziando il ruolo dominante del senso della vista, i principi della psicologia della Gestalt, le basi evolutive dell’apprezzamento per simmetria e proporzione, e l’universalità pervasiva di criteri estetici nelle diverse culture. Nel secondo capitolo viene esplorato il ruolo centrale del giudizio estetico nella psicologia del consumatore tramite l’analisi di bias cognitivi come effetto alone, bias di conferma ed euristiche, illustrando come l’interazione tra processi automatici e controllati e tra affetto e cognizione contribuisca alla formazione delle preferenze di acquisto. Viene argomentato come il marketing non possa prescindere dalla dimensione estetica: armonia, simmetria e bellezza costituiscono potenti leve nella percezione di valore e nell’attivazione dell’intenzione comportamentale. Il terzo capitolo applica queste conoscenze in chiave operativa, mostrando come il neuromarketing traduca i principi neuroscientifici in strategie efficaci: dal brain imaging per la predizione delle preferenze, alle tecniche di branding, packaging design e nudging visivo, fino alle architetture delle scelte e ai casi di successo commerciale guidati dalle neuroscienze. Infine, il quarto capitolo affronta la delicata questione dell’etica: vengono analizzati i rischi di manipolazione attraverso dark patterns estetici, i confini tra persuasione legittima e coercizione, e l’impatto psicologico e sociale sul consumatore. La tesi propone criteri etici e framework regolatori per distinguere un’estetica responsabile da una manipolativa, offrendo best practices per tutelare l’autonomia e la dignità del consumatore nel marketing contemporaneo.

L'estetica come forza motrice del comportamento di consumo: fondamenti neuroscientifici, strategie di marketing e implicazioni etiche

VALENTE, EMILIA
2024/2025

Abstract

L’estetica si configura come una forza motivazionale primaria all’interno del comportamento di consumo umano, radicata in profondi meccanismi neurobiologici ed evolutivi, ben oltre le convenzioni culturali o i giudizi superficiali. Nel dibattito contemporaneo, spesso si sostiene che la “sostanza” di un prodotto debba prevalere sull’apparenza; tuttavia, le evidenze neuroscientifiche dimostrano che circa il 70% dei recettori sensoriali dell’essere umano è dedicato alla ricezione di stimoli visivi e più della metà delle risorse cerebrali viene impiegata nell’elaborazione delle immagini. Partendo da questo presupposto, questa tesi sostiene che il giudizio estetico e il bisogno innato di armonia rappresentano alcuni dei driver più potenti alla base delle scelte di consumo, incidendo profondamente sulla costruzione dell’identità di marca e sulla fidelizzazione. Il primo capitolo indaga i fondamenti neurobiologici e psicologici dell’attrazione estetica, evidenziando il ruolo dominante del senso della vista, i principi della psicologia della Gestalt, le basi evolutive dell’apprezzamento per simmetria e proporzione, e l’universalità pervasiva di criteri estetici nelle diverse culture. Nel secondo capitolo viene esplorato il ruolo centrale del giudizio estetico nella psicologia del consumatore tramite l’analisi di bias cognitivi come effetto alone, bias di conferma ed euristiche, illustrando come l’interazione tra processi automatici e controllati e tra affetto e cognizione contribuisca alla formazione delle preferenze di acquisto. Viene argomentato come il marketing non possa prescindere dalla dimensione estetica: armonia, simmetria e bellezza costituiscono potenti leve nella percezione di valore e nell’attivazione dell’intenzione comportamentale. Il terzo capitolo applica queste conoscenze in chiave operativa, mostrando come il neuromarketing traduca i principi neuroscientifici in strategie efficaci: dal brain imaging per la predizione delle preferenze, alle tecniche di branding, packaging design e nudging visivo, fino alle architetture delle scelte e ai casi di successo commerciale guidati dalle neuroscienze. Infine, il quarto capitolo affronta la delicata questione dell’etica: vengono analizzati i rischi di manipolazione attraverso dark patterns estetici, i confini tra persuasione legittima e coercizione, e l’impatto psicologico e sociale sul consumatore. La tesi propone criteri etici e framework regolatori per distinguere un’estetica responsabile da una manipolativa, offrendo best practices per tutelare l’autonomia e la dignità del consumatore nel marketing contemporaneo.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/32369