With Presidential Decree No. 382 of November 11, 1980, titled “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica” doctoral studies find, for the first time, a regulatory framework within the Italian system. Although with a delay compared to the European context, the legislator's intent is to regulate a university training course, defining its essential aspects and purposes. Regarding these, the inseparable link between doctoral studies and the professional profile of the academic researcher is evident. The main purpose of doctoral courses is indeed scientific research, whose uniqueness is further reinforced by indicating the university as the primary place for scientific research. Can doctoral studies still be reduced today to a training path with the sole purpose of an academic career? This paper aims to illustrate and analyze the changes in doctoral studies, with the intention of verifying whether the Italian legislator has wanted to modify the doctoral path in its premises and initial purposes: not only the first step of an academic career but also a university course aimed at high qualification and professionalism, whose degree is applicable in both public and private contexts. The research will be conducted from a dual perspective: regulatory and statistical. As for the regulatory part, the aim is to track the changes that have occurred at the legislative level. The analysis of data will instead allow for a factual verification, namely a concrete investigation of the effects produced by a regulatory change, observing whether the legislator's intent translates into reality and into an actual paradigm shift.

Con Decreto del Presidente della Repubblica del 11 novembre 1980 n. 382, dal titolo “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica” il dottorato di ricerca trova per la prima volta una normativa di riferimento all’interno dell’ordinamento italiano. Seppure con ritardo rispetto al contesto europeo, l’intento del legislatore è quello di disciplinare un corso di formazione universitario, definendone gli aspetti essenziali e le finalità. Rispetto a quest’ultime, appare evidente il legame indissolubile tra dottorato di ricerca e il profilo professionale del ricercatore accademico. Lo scopo principale dei corsi di dottorato è proprio quello della ricerca scientifica, la cui univocità è ulteriormente rafforzata dall’indicazione come luogo precipuo della ricerca scientifica l’università. È possibile ridurre tutt’oggi il dottorato di ricerca ad un percorso formativo con la sola finalità di carriera accademica? Il presente elaborato intende illustrare e prendere in analisi i mutamenti del dottorato di ricerca, con l’intento di verificare se il legislatore italiano ha voluto modificare il percorso dottorale nelle sue premesse e finalità iniziali: non solo primo passaggio di una carriera accademica ma anche corso universitario rivolto all’elevata qualificazione e professionalità, il cui titolo di studio è spendibile in contesti tanto pubblici quanto privati. La ricerca sarà condotta sotto un duplice profilo: normativo e statistico. Per quanto attiene alla parte normativa, l’intento è quello di rintracciare le modifiche intervenute a livello legislativo. L’analisi dei dati permetterà invece di effettuare una verifica fattuale, ovvero di indagine concreta degli effetti prodotti da una modifica normativa, osservando se l’intento del legislatore si traduce in realtà e in un cambio di paradigma effettivo.

La riforma del dottorato di ricerca in Italia: un'evoluzione tra accademia, mondo delle imprese e della Pubblica Amministrazione

PANZA, FABIO
2022/2023

Abstract

With Presidential Decree No. 382 of November 11, 1980, titled “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica” doctoral studies find, for the first time, a regulatory framework within the Italian system. Although with a delay compared to the European context, the legislator's intent is to regulate a university training course, defining its essential aspects and purposes. Regarding these, the inseparable link between doctoral studies and the professional profile of the academic researcher is evident. The main purpose of doctoral courses is indeed scientific research, whose uniqueness is further reinforced by indicating the university as the primary place for scientific research. Can doctoral studies still be reduced today to a training path with the sole purpose of an academic career? This paper aims to illustrate and analyze the changes in doctoral studies, with the intention of verifying whether the Italian legislator has wanted to modify the doctoral path in its premises and initial purposes: not only the first step of an academic career but also a university course aimed at high qualification and professionalism, whose degree is applicable in both public and private contexts. The research will be conducted from a dual perspective: regulatory and statistical. As for the regulatory part, the aim is to track the changes that have occurred at the legislative level. The analysis of data will instead allow for a factual verification, namely a concrete investigation of the effects produced by a regulatory change, observing whether the legislator's intent translates into reality and into an actual paradigm shift.
2022
The reform of doctoral programs in Italy: an evolution between academia, business and Public Administration
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 11 novembre 1980 n. 382, dal titolo “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica” il dottorato di ricerca trova per la prima volta una normativa di riferimento all’interno dell’ordinamento italiano. Seppure con ritardo rispetto al contesto europeo, l’intento del legislatore è quello di disciplinare un corso di formazione universitario, definendone gli aspetti essenziali e le finalità. Rispetto a quest’ultime, appare evidente il legame indissolubile tra dottorato di ricerca e il profilo professionale del ricercatore accademico. Lo scopo principale dei corsi di dottorato è proprio quello della ricerca scientifica, la cui univocità è ulteriormente rafforzata dall’indicazione come luogo precipuo della ricerca scientifica l’università. È possibile ridurre tutt’oggi il dottorato di ricerca ad un percorso formativo con la sola finalità di carriera accademica? Il presente elaborato intende illustrare e prendere in analisi i mutamenti del dottorato di ricerca, con l’intento di verificare se il legislatore italiano ha voluto modificare il percorso dottorale nelle sue premesse e finalità iniziali: non solo primo passaggio di una carriera accademica ma anche corso universitario rivolto all’elevata qualificazione e professionalità, il cui titolo di studio è spendibile in contesti tanto pubblici quanto privati. La ricerca sarà condotta sotto un duplice profilo: normativo e statistico. Per quanto attiene alla parte normativa, l’intento è quello di rintracciare le modifiche intervenute a livello legislativo. L’analisi dei dati permetterà invece di effettuare una verifica fattuale, ovvero di indagine concreta degli effetti prodotti da una modifica normativa, osservando se l’intento del legislatore si traduce in realtà e in un cambio di paradigma effettivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/3598