Perché la gelosia? Il presente studio nasce come approfondimento e analisi a seguito di un percorso effettuato attraversando i territori della letteratura e della filosofia, nasce dunque come tentativo di risposta a domande sorte nell’osservare il prendere forma del sentire della gelosia, il modo in cui questo sentimento – o affetto? o passione? – è vissuto e raccontato da poeti e scrittori, come ha attraversato alcune delle trasformazioni sociali del secondo Novecento, come è percepito nell’immaginario sociale e l’alternarsi di sguardi di biasimo e perdono con cui è stato recepito. L’osservazione fenomenologica ha messo in luce, in questo tentativo di mappare le alterne vicende di questa passione singolare che sembra in qualche modo riguardarci tutti, alcuni nodi, alcune domande lasciate senza risposta, che possono essere considerate un punto di partenza per quanto si intende qui analizzare: quando parliamo di gelosia parliamo di un sentimento? Di una passione? Possiamo ritenerlo un affetto significativo per la costituzione della soggettività umana? La psicoanalisi consente di chiarire quelle differenze che, nel vissuto di questo sentimento a livello esperienziale, percepiamo tra femminile e maschile? La gelosia come zelo, come attaccamento, e la gelosia come rivalità, sono due polarità di uno stesso sentimento? Vi è un rapporto tra la gelosia comunemente intesa e quelli che chiamiamo deliri di gelosia? Come l’avidità che la gelosia porta con sé può mescolarsi all’amore? In queste pagine, attraversando l’insegnamento di Sigmund Freud e Jacques Lacan, si metteranno in luce i contesti nei quali la gelosia è messa a tema e in che senso possa rivelarsi fondamentale per la costituzione della soggettività umana.

"L’io è miracolo del tu" La gelosia nell’insegnamento di Sigmund Freud e Jacques Lacan

STEFI, ANNA
2017/2018

Abstract

Perché la gelosia? Il presente studio nasce come approfondimento e analisi a seguito di un percorso effettuato attraversando i territori della letteratura e della filosofia, nasce dunque come tentativo di risposta a domande sorte nell’osservare il prendere forma del sentire della gelosia, il modo in cui questo sentimento – o affetto? o passione? – è vissuto e raccontato da poeti e scrittori, come ha attraversato alcune delle trasformazioni sociali del secondo Novecento, come è percepito nell’immaginario sociale e l’alternarsi di sguardi di biasimo e perdono con cui è stato recepito. L’osservazione fenomenologica ha messo in luce, in questo tentativo di mappare le alterne vicende di questa passione singolare che sembra in qualche modo riguardarci tutti, alcuni nodi, alcune domande lasciate senza risposta, che possono essere considerate un punto di partenza per quanto si intende qui analizzare: quando parliamo di gelosia parliamo di un sentimento? Di una passione? Possiamo ritenerlo un affetto significativo per la costituzione della soggettività umana? La psicoanalisi consente di chiarire quelle differenze che, nel vissuto di questo sentimento a livello esperienziale, percepiamo tra femminile e maschile? La gelosia come zelo, come attaccamento, e la gelosia come rivalità, sono due polarità di uno stesso sentimento? Vi è un rapporto tra la gelosia comunemente intesa e quelli che chiamiamo deliri di gelosia? Come l’avidità che la gelosia porta con sé può mescolarsi all’amore? In queste pagine, attraversando l’insegnamento di Sigmund Freud e Jacques Lacan, si metteranno in luce i contesti nei quali la gelosia è messa a tema e in che senso possa rivelarsi fondamentale per la costituzione della soggettività umana.
2017
Jealousy in the teaching of Sigmund Freud and Jacques Lacan
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/4114